Alluvione, la protesta del fango "frutta" 25 milioni

Anche Edmondo Cirielli scende in piazza a Roma e annuncia: «Ottanta milioni saranno stanziati in aggiunta dal governo forse con il Piano Sud». L’assessore Antonio Fasolino: «Iniziamo a difenderci»

• Roma. Caldoro si sostituisce a Tremonti e si impegna a reperire subito 25 milioni per le zone alluvionate del Salernitano. Siccome si tratta di risorse europee dovranno essere individuati interventi compatibili, prevalentemente di natura infrastrutturale.

• E’ questo il primo e tangibile risultato ottenuto ieri con la manifestazione dei mille a Roma che hanno risposto in massa all’appello lanciato dall’assessore provinciale alla Protezione civile, Antonio Fasolino. Una manifestazione composta, colorata, ma soprattutto civile con la quale è stato chiesto al governo nazionale, e per esso a chi tiene il cordone della borsa, cioè il ministro Tremonti, il dovuto rispetto. Non a caso equitá è stata la parola più utilizzata dai manifestanti sotto il palazzo del Ministero dell’Economia, in via XX Settembre.

• Il corteo, con in testa i sindaci con la fascia tricolore e i Gonfaloni di ben 18 comuni, è partito da piazza della Repubblica. La Questura di Roma, per motivi di ordine pubblico, non ha consentito che i partecipanti sfilassero tutti insieme e così è stato diviso in due spezzoni. I primi a giungere sotto le finestre di Tremonti sono stati i sindaci, con in testa l’assessore Fasolino, che in segno di protesta hanno deposto sui tornelli all’ingresso le fasce tricolori. Non era previsto alcun incontro al ministero e Fasolino ha spiegato il perché: «Quando si manifesta per i propri diritti non si chiede di essere ricevuti, dovrebbe essere un meccanismo automatico. Noi non vogliamo essere ricevuti, stiamo semplicemente dicendo che siamo in attesa dei risarcimenti, che sono un nostro diritto, e soprattutto per denunciare il grande furto dei fondi Fars fatto ai danni delle nostre popolazioni per pagare le multe agli allevatori del Nord. Non siamo venuti qui per fare la questua - ha ribadito Fasolino - paghiamo le tasse al pari di altri cittadini dello Stato italiano e abbiamo il diritto ad avere quello che hanno avuto gli altri. Stanno abusando della nostra pazienza, quello di oggi è un primo segnale, educato, per dire che non siamo più disposti a subire in silenzio. Oggi stiamo iniziando a difenderci».

• Poi è arrivato il turno degli altri manifestanti, con le bandiere bianche e verdi di Confagricoltura e con il tricolore. In testa a questo secondo corteo c’erano le famiglie alluvionate di Starza, dove c’è ancora chi non ha potuto far ritorno nelle proprie abitazioni. Questa volta accanto al portone del ministero sono stati depositati tre sacchetti contenenti del fango rimosso dalle zone alluvionate e i tanti cartelli della protesta.

• Al ritorno in piazza della Repubblica, i manifestanti hanno ricevuto la visita del presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli. «Credo che martedì siamo riusciti a far quadrare i conti di un intervento del governo nazionale che - ha annunciato Cirielli - potrebbe essere dell’ordine di 80 milioni di euro e che andranno a sommarsi ad altri 20 che saranno stanziati dalla Regione. I fondi della Regione sono certi, mentre dal Governo per ora abbiamo avuto solo una rassicurazione». Alla domanda se i finanziamenti per gli alluvionati saranno inseriti nel decreto "milleproroghe", Ciriellii ha risposto di no. «Credo - ha detto - che sará un intervento diverso. Potrebbe rientrare perfino nel Piano per il Sud. Comunque sará un provvedimento ordinario». Cirielli non si è sottratto ad un giudizio critico su Tremonti: «E’ un grande economista, però non è un politico e quindi non comprende quanto sia importante l’interlocuzione con i cittadini. Ascoltare le ragioni di chi protesta è un atto doveroso». Poco dopo i manifestanti hanno ricevuto anche la visita di Maurizio Gasparri, presidente dei senatore del Pdl. «La Regione è attenta, stanzierá dei fondi. Poi, insieme a Caldoro e a Cirielli cercheremo di reperire altre risorse. La questione - ha assicurato Gasparri - ci sta a cuore e siamo qui per impegnarci». C’era bisogno della manifestazione a Roma per ottenere questa attenzione? Evidentemente sì, perché Gasparri ha dovuto ammettere che «c’è un’aspettativa che non la trovato ancora la giusta risposta».

• Dopo la partecipazion e alla diretta televisiva realizzata da Lira Tv da piazza della Repubblica, una folta delegazione di amministratori locali è stata ricevuta dal presidente della Giunta regionale, Stefano Caldoro, nella sede della Regione in via Poli. «Noi tutti - ha detto Caldoro - abbiamo condiviso ciò che avete fatto oggi in modo democratico, responsabile e istituzionale. Vi siete fatti sentire e ascoltare». Il presidente ha relazionato sull’esito dell’incontro avuto nei giorni scorsi con Gianni Letta al quale ha posto «il problema formale dell’intervento del Governo, che rientra nella prassi ordinaria». Interpellato da Letta, il ministro Tremonti ha fatto sapere che il fondo nazionale di solidarietá è a secco. Dunque per accedervi bisogna rimpinguarlo.

«Letta ha assicurato - ha detto Caldoro - un ulteriore intervento sul governo affinché sia data una risposta adeguata a tutte le popolazioni alluvionate. Ci risentiremo nella prossima settimana, ma è stata prevista anche una soluzione alternativa». Caldoro non ha fornito ulteriori particolari, ma è verosimile che si riferiva a quanto affermato poco prima in piazza da Cirielli. «Nel frattempo, la Regione, pur non avendo competenze specifiche, interverrá per una quota parte. Stiamo giá individuando le risorse da allocare, purché ha concluso Caldoro - siano destinati ad interventi compatibili con i fondi europei. E’ evidente, però, che c’è bisogno dell’intervento del Governo che non può fare "figli e figliastri"».
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