Alloggi Iacp a Sarno Guerra tra poveri per la graduatoria

Bocciati dalla commissione dell’Istituto i ricorsi del Comune Assegnazione contesa fra senzatetto e chi vive nei container

SARNO. La questione dell’insediamento degli Iacp di via Pioppazze è stata oramai battezzata come “guerra dei poveri”. L’istituto ha pubblicato una graduatoria provvisoria di assegnazione degli alloggi che non accontenta l’amministrazione, la quale avrebbe voluto dare priorità ad alcune famiglie che occupavano i containers post terremoto nella stessa area dove adesso sorgono i palazzi e fino al 1998, quando il campo fu sgombrato per la frana. I ricorsi, promossi dallo stesso primo cittadino, non sono stati accolti dalla commissione degli Iacp che ha confermato la graduatoria senza alcuna priorità per chi aveva il container. Così, chi non ha una casa è stato praticamente contrapposto a chi aveva il container in una curiosa contesa degli alloggi.

La linea dell’esecutivo non è passata e, ora, dopo la pubblicazione della graduatoria, la strada è segnata. Infatti, il sindaco deve assegnare le case agli aventi diritto, pur non avendo fin qui condiviso il criterio, oppure deve aprire un contenzioso amministrativo con l’Iacp. Un bel dilemma. Intanto, gli alloggi di via Pioppazze da assegnare sono 27, di cui 18 già realizzati e 9 ancora da costruire. Gli uffici hanno tracciato il percorso e i tempi per chiudere o continuare la vicenda. La graduatoria rimarrà affissa all’albo pretorio per trenta giorni e gli interessati potranno presentare i ricorsi giurisdizionali. Poi, gli uffici comunali controlleranno che gli assegnatari abbiano conservato i requisiti di bando, altrimenti dovranno correggere l’elenco e, nei successivi 60 giorni, il sindaco emette ordinanza di assegnazione definitiva. Chi sta più in alto nella graduatoria avrà priorità di scelta.

La commissione interna degli Iacp ha bocciato il ricorso dell’amministrazione comunale perché non ha ritenuto persistente, al momento della pubblicazione del bando, la qualità di terremotati in capo agli occupanti dei containers che, di fatto, erano stati sgombrati per la frana del 1998. Gli uffici spingono l’esecutivo a determinarsi proseguendo i ricorsi oppure assegnando, perché dall’inerzia deriva un danno all’erario dovuto alle spese di guardiania che, per il momento sono a carico del Comune e, più si va avanti, più le stesse aumentano, divenendo di difficile sostenibilità.

Intanto, gli uffici danno anche il quadro dei soggetti che erano nei containers rispetto alla graduatoria. In 9 non hanno presentato la domanda, 3 sono stati esclusi e degli altri 17, cinque sono entrati tra i 27 assegnatari e altri 12 sono finiti in posizione non utile.

Insomma, la vicenda non sembra che si sbloccherà a breve, se non altro per la difficile scelta che dovrà opera l’esecutivo rispetto alla quale qualcuno rimarrà necessariamente scontento.

Gaetano Ferrentino

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