Alloggi, chiesto il secondo acconto

Per le sei nuove abitazioni il Comune ha scritto al Ministero per chiedere fondi

Il comune di Eboli ha chiesto al ministero il secondo acconto per il pagamento della prima trance di lavori per la costruzione di sei alloggi al Rione Pescara. La richiesta è contenuta in una delibera a firma del responsabile del settore tecnico e delle politiche comunitarie, ingegnere Rosario La Corte. “Il 22 maggio del 2014 - si legge nella delibera pubblicata sull’albo pretorio - è stato approvato il progetto esecutivo dell’intervento denominato “Costruzione di un edificio per 6 alloggi di edilizia residenziale pubblica nel rione Pescara”, redatto dai tecnici comunali del servizio progettazione, vistato dal responsabile unico del procedimento, per un importo di 864.448,77 euro, di cui 713.663,61 per lavori e 150.825,16 per somme a disposizione dell’amministrazione. È stato inoltre determinato di approvare gli atti relativi al primo stato d’avanzamento dei lavori, trasmessi dalla direzione dei lavori in data 25 marzo 2016, composti da primo stato di avanzamento lavori, libretto delle misure, registro di contabilità e sommario del registro di contabilità, regolarmente sottoscritti dall’impresa appaltatrice e vistati dal responsabile unico del procedimento, dai quali risulta che i lavori eseguiti ammontano a 155.488,12 euro, al netto del ribasso d’asta e oltre iva, pari al 25,025 per cento dell’importo dei lavori».

Dalla delibera si evince anche la somma da liquidare all’impresa appaltatrice per i lavori eseguiti a tutto il primo “sal” è 89.400,00 euro oltre iva al 10 per cento, pari a 8.940,00 euro, quindi per un totale di 98.340,00 euro.

Ora il Comune ha richiesto al ministero l’erogazione del secondo acconto, pari al 25 per cento del contributo pro quota. Alla liquidazione della spesa per i lavori del primo “sal” si provvederà con determina del responsabile del settore tecnico e delle politiche comunitarie, previa presentazione da parte della ditta incaricata di regolare fattura e previo accredito dei fondi da parte del ministero».

Antonio Elia

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