VERSO IL VOTO

Alleanze per le elezioni regionali: stop del M5S a Pd e Costa

Il 90% degli attivisti ieri a Napoli ha detto no a un patto col Partito democratico

NAPOLI - I 5 Stelle campani dicono no ad una alleanza elettorale, in vista delle prossime elezioni regionali in Campania, con il Partito democratico. E si ribellano anche ad un possibile voto nazionale sulla piattaforma Rousseau per le strategie da seguire. Il segnale, forte ed inequivocabile, è arrivato ieri dall’Hotel Ramada di Napoli, dove il Movimento ha radunato circa 400 attivisti e simpatizzanti per decidere cosa fare al prossimo appuntamento elettorale in Campania. La percentuale che è risultata contro un’intesa col Pd è stata netta: dopo 5 ore di interventi, regolati da un tempi di 2 minuti, circa il 90% di attivisti e delegati dei Meet-up si sono pronunciati per il no a qualunque accordo elettorale; il 10% si è detto favorevoli a sedersi ad un tavolo se il Pd ritirerà la candidatura di De Luca; il 5% si è espresso a favore di una trattativa con il Pd. Ai 5 Stelle campani, inoltre, non è gradito neppure un voto generalizzato sulla piattaforma Rousseau.

«Un voto nazionale – è il concetto ribadito nel corso del dibattito - non può scavalcare il territorio». Un concetto quest’ultimo, che è stato ribadito anche dal capogruppo in Regione, Valeria Ciarambino , che ha formalizzato la richiesta ai vertici del partito di limitare ad attivisti ed iscritti alla piattaforma Rousseau della Campania il voto sulle alleanze elettorali. «In Trentino non sanno neanche che cos’è la Campania – ha detto Ciarambino- per me il Pd di De Luca ed il centrodestra sono la stessa cosa. Quello con il Pd sarebbe un abbraccio mortale, e neanche un candidato condiviso può bastare». Posizione questa che boccerebbe anche una possibile intesa Dem-grillini sul nome del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa . Il consigliere regionale M5S Maria Muscarà non solo ha respinto l’ipotesi di un accordo col Pd alle elezioni di primavera ma ha polemizzato con vertici del movimento ed i parlamentari.

«Diteci – ha ammonito - se gli accordi romani devono passare sopra quelli regionali - ha affermato dal palco ditecelo, perché prendiamo un’altra strada. Abbiamo dovuto accettare, prima della Lega, ed ora dal Pd, cose inaccettabili ». E a bocciare, senza appello, una accordo col Pd è stato pure il consigliere comunale Matteo Brambilla : «Sono arrabbiato – ha sottolineato non mi aspettavo che il mio movimento mi dicesse di mettermi al tavolo con Bassolino ed altri come lui». Dunque i 5 Stelle campani hanno intenzione di presentarsi da soli ai nastri di partenza, magari con la Ciarambino candidata presidente, come 5 anni fa.

Gaetano De Stefano