Alle primarie Corrado Scarlato ci sarà

Scafati, il centrosinistra sceglie la linea garantista nonostante il candidato sia indagato

SCAFATI. Il comitato promotore delle primarie cittadine non ferma la corsa di Scarlato.

Questo l’esito della conferenza stampa tenuta ieri mattina da Giuseppe De Francesco (Pd), Domenico Cuomo (Psi) Mirko Secondulfo e Luciano Izzo (Sel), componenti del comitato delle primarie di centrosinistra Scafati Bene Comune in programma per il 16 dicembre. Corrado Scarlato - uno dei 5 candidati alla competizione elettorale insieme a Michele Grimaldi, Ignazio Tafuro, Enrico Donnarumma e Mariarosaria Vitiello - è stato raggiunto nei giorni scorsi da un avviso di conclusione di indagini per false fatturazioni legate al periodo in cui era presidente della Scafatese Calcio.

Da qui l’ipotesi di un suo possibile passo indietro che fosse spontaneo o richiesto dal comitato promotore.

Da parte sua, Scarlato ha smentito la sua intenzione di ritirare la candidatura, così come hanno fatto presidente e segretario di Scafati libera - movimento civico di cui Scarlato è espressione - Marco Cucurachi e Vittorio D’Alessandro. «Abbiamo affrontato la questione con una lunga discussione che ha assunto connotati sia giuridici che politici - spiega De Francesco - non tralasciando alcun aspetto, primo fra tutti quello di ascoltare la voce del candidato stesso».

Scarlato ha chiarito al comitato la natura delle contestazioni che gli sono state mosse. «Gli addebiti relativi agli anni 2007 e 2008 sono inconsistenti - chiarisce il comitato -. La società in questione, Scuola Calcio Scafatese di cui Scarlato non era né socio né amministratore, è un’associazione differente dalla S.S. Scafatese Calcio srl di cui è stato presidente fino al 2006, portando la squadra in serie C2. Solo a causa di costi di gestione non sostenibili, la società non è stata iscritta al campionato professionistico, ma non è mai fallita, ripartendo dalla III categoria». Il comitato, dopo i primi tentennamenti di alcuni e i successivi chiarimenti, insieme alla conferma ottenuta da Scarlato dell’intenzione di dimettersi in caso di condanna da qualsiasi carica amministrativa, ha rinnovato la fiducia nei suoi confronti del candidato, invitandolo a proseguire la sua corsa verso le primarie.

«Il problema Scarlato esiste ed esisterà perché starà al centro della nostra battaglia elettorale - conclude Izzo -. Ci siamo posti un problema di opportunità politica e abbiamo scelto di essere garantisti. Continuiamo a considerare negativa la gestione Aliberti. Le vicende che coinvolgono la sua amministrazione sono altra cosa rispetto a quella che riguarda Scarlato». La battaglia è aperta.

Maria Rosaria Vitiello

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