l'emergenza

Allarme smog: vertice in Comune con Arpac e Asl

Dall’inizio dell’anno segnalati già nove sforamenti dalle centraline posizionate in via Vernieri e a Fratte

SALERNO. «Valuteremo le eventuali soluzioni per prevenire un superamento dei limiti di sforamento sulle emissioni di polveri sottili nell'aria». Sono già nove gli sforamenti delle centraline di via Osvaldo Conti a Fratte e di via Vernieri, ma il messaggio lanciato ieri dall’assessore all’Ambiente Gerardo Calabrese al termine dell'incontro a Palazzo di Città con i dirigenti dell’Arpac e dell’Asl è chiaro. Due i punti all’ordine del giorno: la qualità generale dell’aria e la questione Fonderie Pisano. «Con l’aggiunta della centralina di fondo a Mercatello – esordisce Calabrese – avremo l’opportunità di effettuare controlli sulle emissioni di pm10 anche in quella zona più periferica della città. La centralina, nonostante non rientri nella rete di monitoraggio regionale, ci sarà molto utile per capire le criticità presenti e si andrà ad aggiungere alle due regolarmente inserite nel sistema regionale».

Calabrese si sofferma sui dati forniti dalle centraline e pubblicati sul sito dell’Arpac, che potrebbero allarmare considerando che con l’estate e quindi l’assenza di piogge, il numero di sforamenti potrebbe drasticamente aumentare. Fino ad oggi i nove casi in cui le polveri sottili hanno superato il limite medio giornaliero di 50 microgrammi per metrocubo, nei pressi della centralina di via Vernieri e a Fratte, quando il limite annuale ne consente 35, potrebbero preoccupare, mentre ad oggi risulta un solo sforamento per quella di Mercatello. «Stesso l’Arpac ci ha confermato – rassicura però Calabrese -– che i superamenti di pm10 presenti fino ad oggi, vanno interpretati. Vanno calcolate, ad esempio, le precipitazioni sabbiose di questi giorni, dovute alle correnti sahariane che stanno falsando i dati rilevati ma anche l’enorme presenza di caldaie a biomasse che, bruciando il pellet, aumentano la presenza di polveri del genere nell'aria. Infine i fattori atmosferici, come l’assenza di pioggia e di vento. Per quel che riguarda questa amministrazione già da tempo la Regione Campania, tramite il piano di risanamento dell’aria, ha deliberato che vi fosse un coordinamento sovracomunale che potesse affrontare le emergenze in maniera rapida».

Le soluzioni. «Valuteremo in base agli sforamenti registrati dalle due centraline. Se la media degli sforamenti dei due punti dovesse superare o avvicinarsi al limite annuale di sforamenti consentito, allora prenderemo dei provvedimenti seri per riportare la situazione nella norma. Lo scorso anno avemmo 39 casi di sforamento. Oggi sappiamo che dobbiamo valutare molte più concause. Stiamo valutando diverse soluzioni: dalla limitazione alla circolazione di alcune classi di veicoli inquinanti – probabilmente quelli catalogati Euro0 ed Euro1 come il provvedimento utilizzato due anni fa – al riutilizzo dei lavastrade che ci permetterebbe di eliminare le polveri alzate dai pneumatici delle auto».

Fonderie. Mentre Calabrese conferma l’impegno dell’Arpac nel monitoraggio su terreni ed aziende della Valle dell'Irno, Domenico Della Porta, direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Asl ribadisce lo stato dello studio epidemiologico: «Non sarà uno studio immediato ma ci servirà per calcolare incidenza e prevalenza delle patologie. A capire, cioè, cosa sia successo negli anni sul territorio e prendere le opportune precauzioni».