Allarme sicurezza al “Tortora” «Sorveglianza da riorganizzare» 

Le preoccupazioni di D’Andretta della Cgil dopo gli ultimi episodi: «L’accesso è senza controllo Il parcheggio è incustodito dopo le 20 e chiunque può servirsi del piazzale per entrare nei reparti» »

PAGANI. «È necessario riorganizzare l’intero sistema di sorveglianza». Questo l’appello lanciato dalla Cgil funzione pubblica dopo gli episodi incresciosi capitati negli ultimi giorni all’ospedale “Andrea Tortora”. «Nell’ospedale di Pagani è possibile accedere a qualsiasi ora del giorno e della notte attraverso il parcheggio, che dopo le 20 rimane incustodito, e questo senza che il portiere se ne accorga - ricorda il sindacalista Gennaro D’Andretta -. A questo punto è necessario che il parcheggio, dopo la chiusura serale, sia apribile solo a comando del portiere e che vengano spostate le guardie giurate che sono all’interno del presidio ospedaliero davanti alla portineria. In questo modo, sarà possibile controllare chi entra e chi esce ed evitare che si intrufolino malintenzionati».
Il rappresentante della Cgil aggiunge: «Dall’interno di un locale all’ingresso dove possono rimanere il portiere e le due guardie giurate, attraverso un sistema di videosorveglianza si potrà controllare l’accesso alla struttura e l’interno dell’ospedale. Sarà necessario installare ulteriori telecamere nei punti nevralgici anche all’interno della parte più antica dell’“Andrea Tortora” e sulle scale antincendio. In questo modo sarà possibile evitare sia tentativi di furto sia incursioni all’interno dei reparti».
L’appello arriva all’indomani di quanto accaduto tra giovedì e venerdì scorso quando ignoti erano riusciti ad entrare nel piano del reparto di genetica molecolare e solo per errore erano finiti in un deposito e non nei locali dove sono custoditi costosissimi macchinari, il meno caro ha un valore di 60.000 euro. Solitamente poi si tratta di merce venduta a poche centinaia di euro al mercato nero. D’inverno molti stranieri bivaccano in alcuni locali vuoti o sfruttano quelli destinati ai lavoratori delle pulizie dove entrano semplicemente spingendo le porte in alluminio, molto fragili. D’estate, invece, viene frequentato pure da malfattori che cercano di rubare qualsiasi cosa a portata di mano. È quanto capitato nelle scorse ore quando ignoti sono saliti nelle stanze destinate ai lavoratori delle pulizie e della logistica per bivaccare. Avvertiti i rumori, alcuni infermieri erano saliti per vedere cosa stesse accadendo e hanno messo in fuga gli intrusi che sono scesi attraverso pericolosissime scale antincendio che sono senza parapetto in quanto a quel livello sono interdette al pubblico. Scesi al piano inferiore, sono entrati in una stanza con due pazienti da poco sottoposti ad intervento chirurgico. Una delle due si è svegliata e ha visto che almeno due persone dall’accento slavo stavano rubando negli armadietti e ha urlato. Le urla hanno attirato l’attenzione degli infermieri che erano saliti pochi istanti prima al piano di sopra e delle guardie giurate che sono scese giù velocemente. Accortisi si essere stati scoperti, i ladri sono scappati attraverso ancora una volta le scale antincendio.
Salvatore De Napoli
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