Castel San Giorgio

Allarme per i lavori sul Solofrana

Legambiente chiede chiarimenti sull’intervento nel tratto adiacente la ferrovia

CASTEL SAN GIORGIO. «Attenzione ai lavori sul Solofrana». Arriva un documento sottoscritto da Francesco Di Pace e Mario Alfano, esponenti del circolo Legambiente di Castel San Giorgio, che, in seguito ai lavori autorizzati dal neo commissario prefettizio, Roberto Amantea, nel tratto in cui il torrente Solofrana attraversa le aree del comune sangiorgese e quelle dei comuni confinanti Roccapiemonte e Mercato San Severino, hanno chiesto spiegazioni alla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Salerno ed Avellino.

Il tratto in questione passa infatti sopra i binari della ferrovia Napoli-Cancello-Avellino ed è stato oggetto di riqualificazione, negli ultimi giorni, su disposizione del commissario Amantea, che tra le prime azioni del suo mandato ha scelto proprio quella di mettere in sicurezza il territorio. «Le maestranze ci hanno riferito che tali lavori riguardano in modo specifico il tratto aereo del torrente che sovrasta i binari della ferrovia e consisteranno in un intervento di impermeabilizzazione oltre alla realizzazione di opere specifiche di consolidamento», scrivono nella nota Di Pace e Alfano.

I lavori riguardano tra l’altro un’opera di ingegneria idraulica risalente al periodo borbonico e, considerando che all’epoca nella costruzione furono utilizzati materiali locali di particolare qualità, sia per gli argini che per lo stesso letto del torrente, quali ad esempio il tufo giallo, il tufo grigio, la pietra calcarea, la pietra vesuviana, e considerando anche che il torrente Solofrana è sottoposto a un vincolo paesaggistico, gli attivisti chiedono se siano state richieste le previste autorizzazioni per effettuare i lavori. Inoltre chiedono se l'intervento è consono al manufatto storico e ai materiali con cui fu realizzata la struttura nell’Ottocento. »Il commissario è sicuramente da ammirare. Ma noi vogliamo essere tranquillizzati su come si è voluto agire in quel punto», conclude Di Pace.

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