il comitato “Rete difesa del territorio” 

«Allarme Montalbino: proseguono i lavori di scavo»

Occhi puntati sulla frana di Montalbino, sulla quale pende anche un iter processuale appena iniziato (il cosiddetto processo bis sulla frana) nelle aule giudiziarie del tribunale di Nocera Inferiore....

Occhi puntati sulla frana di Montalbino, sulla quale pende anche un iter processuale appena iniziato (il cosiddetto processo bis sulla frana) nelle aule giudiziarie del tribunale di Nocera Inferiore. Ad essere preoccupati sui movimenti dei gestori della Beton Cave sono gli attivisti del comitato “Rete difesa del territorio”, secondo i quali i lavori di scavo starebbero continuando.
«La Beton Cave, tra l’altro già condannata nel primo processo per aver causato una frana, continua a scavare con la scusa del risanamento ambientale – accusano – abbiamo letto le ultime autorizzazioni avute dalla Regione, a lavorare in quella cava per altri otto anni. Le motivazioni sono davvero assurde e paradossali a nostro avviso e andrebbero seriamente impugnate dall’amministrazione. Si parla addirittura di autorizzazione avuta per la crisi edilizia. Non capiamo. L’autorizzazione si è data per risanare una montagna o per scavare di più causa crisi edilizia?».
Un dubbio che viene poi rafforzato da un altro episodio che si è concretizzato negli ultimi mesi. «Una seconda motivazione è la causa del blocco di sei mesi dell’utilizzo di un ponte/cavalcavia di servizio, per verifiche strutturali», spiegano gli attivisti. I portavoce di Rete difesa del territorio fanno anche appello all’amministrazione comunale affinché continui a monitorare la zona. «Ogni giorno vediamo quel buco nella montagna allargarsi sempre di più – continuano gli attivisti – e il rischio di una nuova tragedia annunciata c’è tutto. I lavori di quella cava vanno fermati subito, prima che sia troppo tardi».
Gli attivisti chiedono adesso una discussione in Consiglio comunale. «Sicuramente come rete, insieme ai familiari delle vittime, chiameremo una assemblea pubblica sul tema», concludono.
Davide Speranza
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