Allarme liquami nelle palazzine

Proteste a Scafati: improvvisa fuoriuscita di acqua melmosa da una buca

SCAFATI. Allarme liquami sospetti alle palazzine Ina Casa di via Martiri d’Ungheria. Mattinata incandescente, ieri, quando i residenti sono stati sorpresi alle prime luci del giorno dall’anomala fuoriuscita di liquidi maleodoranti da una buca profonda formatasi sulla pavimentazione, all’altezza del largo Salerno. L’episodio ha messo in uno stato di agitazione tutto il quartiere. È scattato immediatamente l’allarme e si è proceduto a sollecitare gli uffici comunali per un intervento risolutore.

Sul posto è sopraggiunto il consigliere comunale Michele Raviotta, presidente del Cotucit che, messo al corrente dell’accaduto, si è recato dall’ingegnere Nicola Fienga, al Comune, a spiegargli i particolari dell’emergenza. Fienga si è attivato tempestivamente e, a seguito di un sopralluogo di alcuni tecnici che hanno verificato la situazione, individuandone le criticità, ha stabilito che la competenza del problema fosse della Gori.

«Ho chiesto all’ufficio ambiente di comunicare alla Gori quanto prima l’esistenza di questo problema - dichiara Raviotta - lancio un appello alla società affinché proceda in tempi brevissimi. La fuoriuscita di quel liquido scuro e maleodorante potrebbe far scattare un allarme igienico-sanitario. Già da tempo i residenti hanno visto uscire dei ratti da quella buca, ora la situazione è precipitata. Qualora la Gori non dovesse intervenire, noi del Cotucit procederemo con una denuncia».

Raviotta scende a fondo della questione vivibilità del quartiere: «Fare un giro tra gli stabili Ina Casa di via Martiri d’Ungheria offre la possibilità di prendere atto della necessità di interventi di manutenzione stradale in più punti, sia nei collegamenti principali che nei vialetti più isolati. L’ultimo intervento di rifacimento del manto stradale risale all’amministrazione Bottoni. Ora sarebbe il momento di porre rimedio ai tanti disagi».

La vicenda del liquido fuoriuscito dalla buca riporta alla mente l’allarme ambientale scoppiato nelle palazzine un anno e mezzo fa, quando, in piena estate, nei pressi della cabina Enel furono abbandonati più di due quintali di tubi, colonne fumarie e lastre di eternit dall’autista di un autocarro che li depositò abusivamente di notte. Le lastre furono coperte dagli operatori comunali con un grosso telo di plastica, dopo l’intervento di Carabinieri e Polizia municipale.

Maria Rosaria Vitiello

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