San Marzano sul Sarno 

Allarme fanghi, sos al Consorzio 

La cattiva manutenzione dell’Alveo nocerino comune crea disagi

SAN MARZANO SUL SARNO. Allarme miasmi e fanghi a San Marzano sul Sarno, legati alla manutenzione dell’Alveo nocerino comune. Dopo la diffida del sindaco Cosimo Annunziata, continuano le segnalazioni sulla vicenda dagli esponenti politici. «Come ogni estate ci risiamo: l’Alveo comune nocerino non dà respiro ai cittadini di San Marzano sul Sarno”, ha affermato Vincenzo Marrazzo, consigliere comunale di minoranza che così prende le difese dei residenti e, attraverso una lettera, ha chiesto aiuto al commissario del Consorzio di bacino del Sarno, l’avvocato Mario Rosario D’Angelo, per chiedere interventi immediati di manutenzione. «In via Gramsci e via Manzoni bisogna chiudere le finestre soprattutto nelle ore più calde della giornata - ha spiegato l’esponente di opposizione - il cattivo odore però si avverte anche in altri punti della città e questo è solo il minimo. Appena c’è un acquazzone estivo, infatti, via Manzoni diventa impraticabile e sversa acqua contaminata da fanghi sicuramente nocivi».
Una situazione insostenibile, con Marrazzo che chiede l’impegno delle istituzioni. «Vorremmo capire l’impegno di Provincia di Salerno e del Consorzio di bonifica, che hanno il dovere di intervenire soprattutto per la pulizia dell’Alveo nocerino. Se aspettiamo il caso eclatante o la tragedia stiamo davvero messi male. Il diritto alla salute resta sancito e sottoscritto nella nostra Costituzione, ma qualcuno lo sta dimenticando». Poi l’appello alle altre forze politiche della città: «Questa deve essere la battaglia di tutti, senza concetti ideologici e steccati di partito. Studiamo insieme quello che può migliorare la situazione, a partire dall’utilizzo delle guardie ambientali presenti sul territorio e pagate dall’amministrazione comunale”.
Infine, la richiesta ai vertici della Regione Campania: «Si segua l’esempio della Regione Puglia, che ha azzerato i debiti dei Consorzio e si è accollato come Ente le morosità del passato, facendo così ripartire i Consorzi. La Campania in questo modo avrebbe una marcia in più».(d. g.)
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