Allarme ebola, scatta il piano al “Ruggi”

Critici i sindacati: «La stanza d’isolamento non è pronta e il personale non ha fatto la formazione»

L’ospedale “Ruggi” si sta attrezzando per l’eventuale arrivo di pazienti colpiti dal virus ebola, dopo una nota inviata dal ministero della Salute agli ospedali e in considerazione del fatto che Salerno è meta di sbarchi di cittadini africani. Se si dovesse verificare un caso sospetto, il paziente dopo essere stato stabilizzato al “Ruggi” verrebbe trasferito agli ospedali “Spallanzani” di Roma e “Sacco” di Milano che sono le uniche strutture specializzate in Italia per questo tipo di malattia. Ma quali sono le misure prese al pronto soccorso? Sono state acquistate le tute impermeabili a copertura integrale per gli operatori. Nella parte nuova del pronto soccorso è stata individuata una stanza d’isolamento, la “stanza contumaciale”. E’ però ancora spoglia e cade acqua da un’apparecchiatura posizionata sotto il soffitto. «La stanza a tutt’oggi è ancora priva di presidi e di collegamenti» dicono le rappresentanze sindacali aziendali che ieri hanno tenuto un incontro e che intendono confrontarsi al più presto con il direttore generale, Viggiani. C’è poi la questione del personale che secondo protocolli andrebbe formato ad hoc perché gli operatori devono saper riconoscere per primi se un paziente presenta i sintomi dell’ebola.

«Chiediamo che vengano preparati ed eseguiti corsi di formazione sui protocolli relativi ad ebola, sui presidi da utilizzare e sulle relative modalità di utilizzazione, sui percorsi di accettazione (chi deve fare e come nei vari passaggi)- spiegano Margaret Cittadino, Mario Avossa e Aniello Capuano delle Rsu - Tali corsi dovrebbero essere resi obbligatori per il personale dell’emergenza e delle aree critiche». Una vicenda che s’inserisce nella più generale carenza di posti letto del reparto infettivi, «insufficienti rispetto alle esigenze ordinarie e ancor più rispetto a quelle straordinarie». ©RIPRODUZIONE RISERVATA