Allarme di ConfesercentiIl commercio è in crisi

LaConfesercenti di Salerno lancia l’allarme: «Il commercio è in ginocchio», afferma il presidente Bottiglieri che critica le liberalizzazioni: «Tenere i negozi aperti tutta la giornata non servirà ad uscire dalla crisi». Nel Salernitano le piccole imprese sono diminuite del dieci per cento. Nel mirino soprattutto il governo Monti

«Se chiudono le piccole e medie imprese, chiude l’Italia». Confesercenti Salerno scende in campo contro le misure economiche "salva Italia" adottate dal governo Monti, molte delle quali definite invece "ammazza impresa" dall’associazione provinciale di categoria presieduta da Enrico Bottiglieri. Ieri nella "casa" degli esercenti in via San Leonardo, i vertici dell’associazione hanno organizzato una conferenza stampa per denunciare la grave crisi che attanaglia le imprese, soprattutto le più piccole, che nell’ultimo anno sono diminuite del 10 per cento nel solo territorio salernitano. Sotto accusa molte delle scelte fatte dall’esecutivo tecnico in materia economica: l’aumento dell’Iva, la tassa di soggiorno e l’accise carburanti, che penalizzano gli strati più deboli del tessuto imprenditoriale.

«Ci aspettavamo molto da questo Governo - ha esordito il presidente Bottiglieri ieri mattina - ma siamo rimasti molto delusi perché non possiamo accettare che a pagare la crisi siano sempre le fasce più deboli». L’analisi fatta da Confesercenti parte dalla condizione economica delle famiglie italiane.

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