L'EMERGENZA

Allarme cinghiali, pronti i selecontrollori

Presto in servizio i 195 “cacciatori speciali” per limitare i danni nel Parco del Cilento

VALLO DELLA LUCANIA - Sono 195 i selecontrollori risultati idonei a seguito delle prove indette e curate dall’Ente Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Nel settem ­ bre 2017 si è svolta la prova di maneggio e di tiro dell’arma presso il poligono di tiro di Campagna, quindi a metà ottobre scorso si sono svolte le prove scritte e i colloqui orali. A breve quindi potrebbe essere avviato il servizio sul territorio al fine di arginare la problematica dei cinghiali, che da ormai troppo tempo affligge gli agricoltori e non solo. Solo poche settimane fa, il Parco provvide a liquidare oltre 40mila euro a titolo di indennizzo da fauna selvatica. Specie nel periodo estivo, gli ungulati non trovando acqua e cibo si spingono fino a valle e sono spesso causa di devastazioni di colture. Non di rado poi sono anche causa di sinistri stradali in quanto piom ­ bano improvvisamente sul piano stradale e gli autom obilisti non riescono a bloccarsi in tempo e finiscono per investire gli animali. Le procedure dovrebbero essere completate in breve tempo. L’Ente Parco sta procedendo a controllare il casellario giudiziario dei selecontrollori risultati idonei, al fine di verificare le autocertificazioni prodotte dai partecipanti ai corsi. Una volta giunto l'ok, si potrà dare il via all'abbattimento selettivo che sarà compiuto in collaborazione con i carabinieri forestali. Sarà avviato un sistema di coordinam ento che fornirà, in ogni occasione, ai selecontrollori informazioni in merito a dove recarsi e al num ero di capi da abbattere. Questo in funzione delle aree maggiormente soggette alla presenza di cinghiali. Una volta abbattuti, i cinghiali verranno pesati, quindi verranno sottoposti a controllo da parte dei veterinari Asl e ceduti a coloro che si occuperanno di venderli al consum atore finale, che sia privato o attività commerciali, agriturismi o simili. Dovrebbero venire installati anche altri recinti di cattura. Dopo il progetto pilota, autorizzato alcuni mesi fa a Pollica, inizierà un nuovo progetto sperimentale, che consisterà in ulteriori recinti di cattura che verranno installati nelle aree dove si registra la maggiore presenza di ungulati. Resta aperta poi la possibilità per i privati a fare richiesta di installazione di reti elettrificate per evitare gli ingressi sulle colture. Tra febbraio e marzo prossimi il tutto dovrebbe andare a regime.

Andrea Passaro