Allarme botti di Capodanno «Attenti a quelli low cost»

Legambiente Campania lancia l’appello in vista del 31: la crisi favorisce il mercato nero e i prodotti a basso costo che non sono garantiti

Attenti ai botti low cost: in tempo di crisi i venditori abusivi di fuochi propongono pezzi artigianali a basso costo, ma ancora più pericolosi del solito. È l’allarme di Legambiente Campania, che parla di presenza sul mercato di «fuochi a fabbricazione rudimentale, economici ma micidiali».

Dal 2008 al 2012, secondo i dati della polizia di Stato elaborati da Legambiente, in Campania sono stati 573 i feriti, di cui ben 367 solo a Napoli e provincia (il 64% del totale) e 4 i morti a causa dei botti (cinque quelli in tutta Italia). L’età più colpita dal fenomeno dei botti illegali è quella compresa fra gli 11 e i 14 anni, mentre le parti del corpo maggiormente danneggiate sono la mano destra e gli occhi.

«Siamo davanti a numeri da brividi, una vera propria mattanza da ultimo dell’anno - commenta Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania - Cifre che rappresentano un monito per i tanti cittadini che alimentano questa stupida e criminale usanza». Il mercato dei fuochi alimenta anche la criminalità con un giro d’affari che negli ultimi anni era stimato in 25mila euro per circa 40 giorni di lavoro. «Del resto con dieci euro di investimento - denuncia Legambiente -si ricavano da cento a trecento euro».