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Allagamenti Si studiano le soluzioni

ANGRI. Le esondazioni del rio Sguazzatoio e il relativo dragaggio interno, unitamente agli allagamenti della sede della strada 268, saranno al centro della conferenza di servizi convocata dal sindaco...

ANGRI. Le esondazioni del rio Sguazzatoio e il relativo dragaggio interno, unitamente agli allagamenti della sede della strada 268, saranno al centro della conferenza di servizi convocata dal sindaco Pasquale Mauri. Gli allagamenti in piena estate nelle periferie angresi che costeggiano l’affluente del fiume Sarno, hanno acceso i riflettori sulla necessità di risolvere un problema la cui risoluzione non può più essere procrastinata.

«Come abbiamo più volte evidenziato -spiega il consigliere di maggioranza Domenico D’Auria - le competenze per risolvere questo annoso problema sono purtroppo sovracomunali. Le promesse da parte degli assessori regionali, sono state tantissime, pertanto l’amministrazione Mauri ha ritenuto opportuno convocare, presso la sede di piazza Crocifisso ad Angri, i diretti interessati, ovvero gli assessori e i tecnici regionali e provinciali, il commissario dell’Arcadis e i sindaci dei comuni limitrofi, per concordare alcuni interventi di somma urgenza prima che arrivi la stagione autunnale. In questo momento la situazione è davvero drammatica e non sostenibile, ringrazio comunque l’associazione “Amici della Periferia”, preseduta da Pietro Grimaldi, che sta collaborando attivamente con l’amministrazione comunale per affrontare il disagio».

Durante la conferenza di servizi si affronterà anche la questione dei miasmi e dell’inquinamento del canale San Tommaso. «Approfitteremo della conferenza di servizi – aggiunge il consigliere D’Auria - per mettere l’accento sul problema provocato dall’inquinamento del canale San Tommaso. Chiederemo di conoscere lo stato dell’arte della realizzazione del collettore che dovrebbe trasferire le fogne del comune di Angri al depuratore di Scafati, attualmente trasportati attraverso il canale San Tommaso che crea non pochi problemi sia sotto il profilo dell’inquinamento, sia sotto quello ambientale. È insomma arrivato il momento che ci diano dei tempi certi perché i cittadini sono a dir poco esausti».

Maria Paola Iovino

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