Allagamenti: residenti infuriati a Lago

Continui appelli a Palazzo di Città per risolvere il problema. Il caso della concessione di una spiaggia

Allagamenti, assenza o malfunzionamento della pubblica illuminazione, strade dissestate, spiagge pubbliche: i residenti della località Lago di Battipaglia continuano a chiedere attenzione al Comune.

Nei mesi scorsi sono stati numerosi gli interventi della Polizia municipale e dei vigili del fuoco, su specifiche chiamate, per accertare i danni provocati dal maltempo e l’assenza della pubblica illuminazione. Lo scorso 24 ottobre, la Polizia municipale aveva riscontrato in un verbale, su segnalazione del signor Rotundo, residente della zona, il malfunzionamento della pubblica illuminazione, redigendo un verbale che era stato inoltrato agli uffici comunali competenti. Senza però alcuna conseguenza reale. Un dramma locale che va avanti da anni, se si pensa che già nel maggio 2011 gli stessi residenti avevano fatto appello all’allora sindaco Giovanni Santomauro per la mancata fornitura di acqua potabile, lo sversamento di liquami fognari direttamente nella pineta (lettere inviate anche a vigili urbani ed Arpac), assenza di rete fognaria e pluviale.

Un’altra questione che più volte hanno fatto presente i residenti della zona riguarda la concessione della spiaggia pubblica sita tra il Lido Lago e il Lido La Bussola ad un hotel. Gli abitanti della zona ne avevano chiesto la revoca con una lettera inviata al Comune, alla Prefettura e alla Capitaneria di Porto. Secondo i residenti tale concessione doveva essere revocata in quanto la spiaggia «è già abbastanza piccola per ospitare una parte degli abitanti del posto e quelli che vengono dal centro di Battipaglia», onde «evitare tafferugli, proteste e sommosse da parte di tutti gli abitanti della zona che si vedono nuocere i propri diritti ad usufruire dalla spiaggia».

Una richiesta, quest’ultima, che derivava anche dalla premessa che «i proprietari dei condomini del Parco Mazziotti, Parco Playa Azzurra ed altri hanno acquistato tali residenze proprio per la presenza della spiaggia pubblica a pochi passi dalle abitazioni per motivi di salute, in quanto chi per deficienza di deambulazione, chi per problemi cardiaci o di obesità usufruiva di detta spiaggia. Adesso si vedono ledere i loro diritti di liberi cittadini nel doversi spostare su altre spiagge limitrofe».(f.p.)

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