Salerno

Allagamenti nei negozi, la causa resta un mistero

I tecnici: «Ora il livello della falda è stabile ma non è stato un fenomeno naturale». Il Comune annuncia un monitoraggio continuo: «Il problema potrebbe riproporsi»

SALERNO. Era febbraio quando buona parte del centro storico, per lo più gli scantinati, depositi sotterranei e sottoscala nei pressi di piazza Portanova, si ritrovò sott’acqua. Dopo otto mesi di verifiche e riunioni tematiche l’unica risposta che gli esperti hanno potuto dare è che “il fenomeno presenta caratteri di indeterminatezza”. Insomma, le cause del problema non sono state ancora appurate. Singolari allagamenti, che erano stati segnalati fin dal novembre dello scorso anno, a febbraio cominciarono a mettere in allarme commercianti e cittadini della zona tant’è che il Comune, dopo diverse rimostranze, si vide obbligato ad affrontare il problema e, per capirne la causa, ingaggiò una squadra di esperti che avrebbe dovuto studiare il fenomeno. Ci fu un primo sopralluogo nei locali interessati e ad accompagnare gli esperti fu il geologo del Comune Ida Parisi, la prima ad aver presentato una relazione sugli allagamenti nel centro storico non appena il problema si era manifestato in maniera prorompente. Tra le ipotesi che furono prese in considerazione, anche quella di un incidente in un cantiere.

Oggi, a lavoro completato, c’è una rassicurazione: “La falda risulta sostanzialmente stabile”, si legge in una nota diramata da Palazzo di Città. Ma è l’unico dato certo: il motivo per cui l’acqua ha invaso diversi locali della parte antica della città rimane un mistero non essendo un fatto “legato all’andamento meteorico”. Dalle indagini dell’equipe di esperti – capitanata da Maurizio Giugni, ordinario di Costruzioni idrauliche dell’Università Federico II di Napoli – è stato possibile appurare “che non si è trattato di un fenomeno naturale, ma allo stesso tempo non è emersa una causa certa”. “Pertanto, allo stato, con i dati disponibili, non è possibile individuare – è spiegato – nessuna responsabilità in merito, così come non è possibile escludere altre cause che non sono state prese in considerazione per mancanza di elementi significativi”.

I rilievi effettuati fino al mese scorso hanno messo in evidenza una sostanziale stabilità della falda a partire dal termine del mese di febbraio, con il ritorno, nelle ultime misure, ai livelli del 2009. Il Comune non esclude che il fenomeno possa però riproporsi e, per questo, evidenzia “la necessità, da un lato di prevedere un monitoraggio continuo del livello freatico nel centro storico basso di Salerno, dall’altro di procedere ad un censimento esaustivo degli impianti di aggottamento (cioè di prosciugamento delle acque, ndr) esistenti”.

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