Allagamenti al “Ferrari” È lite sulle responsabilità

Al centro dello scontro l’impianto fognario, inadeguato per la Provincia L’assessore Provenza: «I tecnici sono al lavoro». E gli studenti senza laboratori

Braccio di ferro tra la Provincia e il Comune sulla manutenzione straordinaria dell’istituto “Ferrari” di via Rosa Jemma. Dopo le piogge che hanno allagato l’intera città, e che non hanno risparmiato la scuola, dal 10 al 14 ottobre, aule e laboratori del “Ferrari” sono state semplicemente asciugate e sanificate. Tuttavia, non si è proceduto ad alcun intervento per evitare nuovi allagamenti, come aveva invece chiesto a gran voce la dirigente scolastica Daniela Palma. L’ingegnere Angelo Michele Lizio, dirigente provinciale e delegato, tra gli altri compiti, alla manutenzione delle scuole di competenza della Provincia, ha chiarito senza troppi giri di parole che «in caso di nuovi temporali, la scuola potrebbe nuovamente allagarsi. A rischio è soprattutto il piano interrato, dove si trovano i laboratori, che resta inibito». L’ingegnere della Provincia aveva anche spiegato che «la situazione attuale non dipende da noi, ma dalle fognature comunali. Il sistema fognario della zona dov’è il “Ferrari” non è adeguato. Quando c’è troppa acqua, il sistema non riesce a smaltirla e c’è un’azione di reflusso. Che provoca allagamenti».

L’amministrazione comunale non ci sta ad essere indicata come unica responsabile della spada di Damocle che pende sul “Ferrari” in caso di acquazzoni. L’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Provenza ha risposto che «sulla questione dei danni al “Ferrari” appare prematuro parlare di responsabilità del Comune, così come avanzato dai tecnici della Provincia. È necessario un approfondimento per capire le cause dell’allagamento. Approfondimento che è stato avviato dall’ufficio tecnico comunale». I risultati, però, non sono ancora arrivati nelle mani degli organi politici della città.

La sindaca Cecilia Francese, impegnata ieri a Salerno col sindaco Vincenzo Napoli per un tavolo sulle aree di crisi, ha preferito non commentare la vicenda del “Ferrari”. Qualche tecnico comunale ben informato sulla vicenda ha fatto sapere, invece, che «le parole che giungono dalla Provincia suonano molto strane. Il progetto della scuola è stato redatto proprio dalla Provincia ed è stata di competenza provinciale anche la fase della costruzione dell’edificio. Pare che si debbano controllare se ci siano o meno le pompe per tirare via l’acqua. Ovvio che se mancano queste pompe allora la responsabilità è della Provincia e di certo non del Comune». Restano in attesa i genitori dei 1.520 studenti iscritti all’istituto di via Jemma, che pretendono risposte sullo stato di salute di un istituto inaugurato solo pochi anni fa e che presenta già evidenti problemi strutturali. Gli alunni, nonostante frequentino indirizzi di studio (alberghiero, moda, meccanico, elettrico ed elettronico) che richiedono anche momenti pratici, da un mese e mezzo non possono usare i laboratori del piano interrato.

Francesco Piccolo

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