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Alla Ue interrogazione dei 5 Stelle

CAPACCIO. Sulla questione del progetto di una centrale a biomasse da realizzare sul territorio di Capaccio, i portavoce del Movimento 5 Stelle Europa, Piernicola Pedicini e Isabella Adinolfi,...

CAPACCIO. Sulla questione del progetto di una centrale a biomasse da realizzare sul territorio di Capaccio, i portavoce del Movimento 5 Stelle Europa, Piernicola Pedicini e Isabella Adinolfi, prendendo spunto da una specifica segnalazione del portavoce del M5s Campania, Michele Cammarano, hanno presentato un’interrogazione alla Commissione europea.

In particolare, i due esponenti pentastellati hanno chiesto all’organismo esecutivo europeo di verificare se «il governo italiano sta rispettando l’articolo 191 del Trattato sul funzionamento dell’Ue, il Tfue, e se sta seguendo le indicazioni contenute nella direttiva 2011/92/Ue».

Le questioni principali che vengono poste nell’interrogazione dell’M5s riguardano essenzialmente due aspetti, come si legge nell’interrogazione: «Il progetto non è stato sottoposto alla valutazione d’impatto ambientale, nonostante l’Asl di Salerno, che è l’organo territoriale responsabile della tutela della salute, abbia dato parere negativo, e inoltre non è stato considerato che la centrale a biomasse sarà realizzata in una zona che si trova nei pressi della foce del fiume Sele, in una riserva naturale dal grande valore paesaggistico e anche a poca distanza dall’Oasi Wwf di Persano, nonché nei pressi dell’area archeologica di Paestum che è patrimonio Unesco, contigua al Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano».

Il progetto in questione prevede la realizzazione di un impianto di cogenerazione a biomasse vegetali con una potenza elettrica di 999 Kw e una termica di 5588 Kw. La società che propone il progetto è la Biocogein Srl mentre il costo stimato dell’impianto è di 8 milioni e 335mila euro, di cui 3milioni 210mila euro saranno finanziati con fondi europei del Poi Energia Campania Fesr 2007/2013.

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