«Alla stazione ferroviaria uso di droga e bivacchi» 

Una pendolare denuncia la mancanza di controlli e lo stato di assoluto degrado «Gli studenti fumano indisturbati marijuana nella sala d’attesa, obliteratrici ko»

CAPACCIO PAESTUM. Droga nella stazione ferroviaria: a lanciare l’allarme sono i pendolari che quotidianamente frequentano lo scalo ferroviario. La stazione di Capaccio scalo sarebbe diventata meta di tossicodipendenti, giovani palesemente sotto effetto di stupefacenti o in stato di ebbrezza, che bivaccano anche all’interno della saletta d’attesa o sulle scale che dal sottopassaggio conducono ai binari.
«Situazioni del genere – spiega T.S. pendolare – accadono quotidianamente. Appena qualche giorno fa all’interno della saletta d’attesa tra i binari 2 e 3, dove la gente si ripara dalle intemperie, e dove sono installate anche le obliteratrici, erano seduti due giovani, un ragazzo e una ragazza, intenti ad armeggiare con un accendino con in mano della marijuana. Il atteggiamento confuso e fuori di testa faceva presupporre che avessero appena fatto uso di sostanze stupefacenti».
Questo non è, purtroppo, l’unico caso, i viaggiatori chiedono maggiori controlli. «Spesso - racconta la donna – noi pendolari ci imbattiamo in tossicodipendenti, che utilizzano la stazione per bivaccare, drogarsi, o salire e scendere dai treni forse per smerciare lo stupefacente. La situazione è fuori controllo se si pensa che lo scalo ferroviario di Capaccio – Roccadaspide è molto frequentato anche dai ragazzi che si recano a scuola e all’università. E, nonostante questo, i controlli all’interno della stazione sicuramente scarsi per arginare il fenomeno».
La stazione ferroviaria di Capaccio scalo è da anni alla ribalta della cronaca per episodi di vandalismo e per tutta una serie di problematiche relative agli scarsi servizi e alla sicurezza. Tra queste la presenza di obliteratrici che, puntualmente, vengono messe fuori uso dai vandali di turno.
« Le due obliteratrici presenti nella saletta – spiega la donna – sono quasi sempre otturate. Qualche buontempone si diverte ad infilare di tutto nella fessura, che dovrebbe accogliere il biglietto per timbrarlo, bloccando il meccanismo e impedendo ai viaggiatori di obliterare il titolo di viaggio"". In questo modo, il biglietto va timbrato a mano per poi essere verificato dal controllore di turno a bordo del treno. A volte però, soprattutto per le tratte brevi, il controllore non riesce a verificare tutti i biglietti prima che i viaggiatori scendano dal treno. Questo consente a qualche furbetto di viaggiare a costo zero, conservando intatto il ticket per il prossimo viaggio».
«La situazione – conclude T.S. – diventa anche pericolosa quando, per obliterare il biglietto i viaggiatori, in particolar modo i giovani, decidono di timbrare alla macchinetta presente al binario 1. Invece di raggiungerla scendendo le scale e risalendole dall’altro lato, per fare prima attraversano i binari rischiando di essere investiti dai treni che viaggiano su quella linea».
Angela Sabetta
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