la protesta

Alla Silba è stato di agitazione

Sindacati preoccupati dalle mancate risposte della società

Monta la rabbia dei dipendenti della Silba Spa, la società che gestisce le case di cura “Villa Silvia” e “Centro Montesano” a Roccapiemonte e “Villa Alba” a Cava de’ Tirreni. Nei giorni scorsi i sindacati di settore hanno proclamato lo stato di agitazione. Questo per protestare contro la mancata erogazione dello stipendio di settembre, nonostante circa una settimana fa l’Asl abbia pagato la Silba, consentendole di retribuire i dipendenti.

Allarmati Arturo Sessa della Cgil, Piero Antonacchio della Cisl e Antonio Malangone della Uil per l’atteggiamento della proprietà. In una nota i rappresentanti delle tre sigle sindacali hanno sottolineato che “nonostante il gruppo abbia ricevuto oltre 13 milioni di acconto dalla Soresa e l’Asl abbia confermato la liquidazione a favore della società, i lavoratori sono costretti ad esporsi con scoperti bancari e, in qualche caso, a richiedere liquidità a soggetti non raccomandabili».

In particolare Malangone ha precisato: «Il 10 ottobre maturerà un altro stipendio e il timore è che questo sia solo l’inizio di un processo che porterà al mancato pagamento di più mensilità», ha chiosato. Il sindacalista ha, poi, sottolineato che alle proteste la proprietà della Silba ha risposto temporeggiando. «Gli amministratori ci hanno chiesto di aspettare qualche altro giorno, garantendo che dopo ci siederemo per parlare sia della riorganizzazione del servizio che degli stipendi. Questo ci insospettisce: perché rimandare i pagamenti quando i soldi ci sono?».

Intanto, in via cautelativa, i sindacati hanno già avviato una trentina di decreti ingiuntivi.(a.c.)

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