Alla Badia i funerali di Ludovica Lodato tra rabbia e dolore

La bambina è deceduta per cause ancora da chiarire Sono finiti sotto inchiesta 13 medici tra Cava e Salerno

Orchidee bianche e rosa e palloncini bianchi, hanno dato luce al cupo giorno dell’ultimo saluto alla piccola Ludovica Lodato, la bambina che il 31 agosto avrebbe compiuto sei anni e che, invece, il 28 luglio ha dovuto arrendersi ad un destino crudele, dopo i vani tentativi, dell’equipe sanitaria dell’ospedale Ruggi D’Aragona di Salerno, di salvarla in seguito ad un intervento chirurgico.

La bambina era stata ricoverata, per un vomito accentuato, la sera del 27 luglio, al reparto di Pediatria dell’ospedale metelliano, e li è rimasta fino a quando non si è reso necessario il trasferimento al Ruggi, per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute.

Anzi, l’assenza di un’autoambulanza con rianimatore a bordo, ha posticipato, di oltre quattro ore, il trasferimento della piccola al Ruggi, dove arrivata già in condizioni disperate.

Alle ore 23 di sabato 28 luglio, il decesso della piccola Ludovica Lodato, figlia di Cesare e Monica Marino, che si sono, immediatamente, appellati alla legge per capire se ci sono delle responsabilità sulla morte della loro secondogenita. Dopo l’esame autoptico di venerdì pomeriggio, il feretro della bambina, ha fatto ritorno nella sua città d’origine, dove fino alle ore 23, nella chiesa di Santa Maria Maggiore, si è tenuta la veglia funebre.

Ieri mattina i funerali, officiati da padre Abate, Giordano Rota, dal parroco di San Cesareo, Pino Muller, dal parroco della chiesa di Sant’Alfonso, Gioacchino Lanzillo e dal parroco della chiesetta della Badia, Pasquale Gargano. Tutti e quattro, in un modo o in un altro, conoscevano Ludovica e la sua famiglia.

A rompere il silenzio in una chiesa gremita, sono state le parole della direttrice della “Nostra Famiglia”, Renata Zanella, che conosceva Ludovica fin da piccolissima, per le diverse attività che eseguiva nel centro di riabilitazione.

«E’ stata una bambola ai nostri occhi e un angelo nel nostro cuore, ha affermato la direttrice Zanella. La sua presenza, è stata preziosa per noi. Ludovica, ha fatto accrescere in noi, sentimenti di benevolenza, dedizione e bontà».

Al termine del rito religioso, la piccola bara bianca, è stata portata a mano dagli zii, davanti casa di via Roberto Virtuoso, dove Ludovica viveva con i genitori ed il fratellino maggiore Enrico. L’ultima tappa prima di essere tumulata, Ludovica, l’ha fatta nella chiesa di Sant’Alfonso, tanta cara ai familiari della piccola.

Ieri mattina, la città si è svegliata tappezzata di manifesti rosa della piccola. Anche la saracinesca della rosticceria dei genitori di Ludovica, con sede in via Ernesto Di Marino, era piena di manifesti di condoglianze a testimonianza della vicinanza di un’intera città, alla famiglia Lodato-Marino che è stata colpita da questo grave perdita.

Va ricordato che nell’ambito della delicata indagine sulla morte della piccola la procura di Salerno ha indagato complessivamente tredici persone. Si tratta sostanzialmente di medici dei nosocomi metelliano e salernitano che hanno avuto in cura la bambina.

Adesso toccherà ai giudici stabilire se sussistano delle responsabilità per il decesso della bambina.

Annalaura Ferrara

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