All’ospedale “Umberto I” in arrivo nuovo personale

Grazie al concorso dell’Asl il presidio nocerino avrebbe medici e infermieri Intanto i sindacati suggeriscono di usare le stanze dei reparti trasferiti

Novantadue nuovi medici all’Asl Salerno. Un’infornata di personale che potrebbe giovare all’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore. Il concorso bandito dall’azienda alcune settimane fa potrebbe essere un salvavita per le strutture ormai in affanno, tra queste proprio quella di viale San Francesco, ma anche i presìdi accorpati di Pagani e Scafati.

A Nocera Inferiore dovrebbero arrivare innanzitutto anestesisti, radiologi, ortopedici, ematologi e analisti, ma non è detto che non possa esserci dell’altro. È fiducioso il direttore sanitario, Alfonso Giordano: «Non tutte le professionalità sono state previste. È probabile che nell’immediato futuro possano esserci altri bandi che vadano a colmare altre carenze, come quelle dei gastroenterologi, o carenze come qualche internista o specialista come gli otorinolaringoiatri».

Si attende molto anche dall’avviso di mobilità regionale ed extraregionale per ventitré medici. Buone notizie anche per gli infermieri. Si punterà sul ricongiungimento familiare che per due anni consente di avere nuova forza lavoro: «Tra i cinquantadue nuovi arrivi previsti, credo che almeno una decinasaranno distribuiti tra Nocera, Pagani e Scafati».

Una situazione che dovrebbe sbloccarsi entro la metà di marzo. Tra i reparti che confidano in questa ripartizione di nuovo personale c’è, per esempio, il blocco materno-infantile, in particolare il reparto di ostetricia e ginecologia. Già in passato, specialmente in quest’ultima divisione specialistica, le carenze sono state colmate con queste misure previste dalla legge. La carenza di personale influisce anche su una possibile espansione dei reparti esistenti in alcune corsie rimaste vuote.

I rappresentanti sindacali del personale, per fronteggiare il fenomeno delle barelle in corsia, conseguenza dell’invasione di utenti che si verifica da alcuni anni, hanno suggerito di aprire le stanze inutilizzate a causa del trasferimento di alcuni reparti. «Sono posti letto abbondantemente previsti sia nel piano ospedaliero, sia nell’atto aziendale. La medicina dovrebbe avere 30 posti letto, così come la chirurgia con l’aggiunta della chirurgia vascolare. Da questo punto di vista – precisa Giordano – gli spazi vuoti dovrebbero essere riempiti. Manca però il personale. Non tanto i medici per la medicina e chirurgia, quanto le unità infermieristiche. Quando cominceranno ad arrivare gli infermieri potremmo tranquillamente occupare questi spazi».

Il direttore sanitario dell’“Umberto I” è intervenuto pure sul pronto soccorso, dopo l’arrivo del nuovo primario: «Finora il dottore Apolito ha contribuito ad avere un numero di medici dedicato più congruo. Ora contiamo di arrivare a 18 medici fissi. L’arrivo della dottoressa Esposito, a cui è stato affidato il pronto soccorso, ci aiuterà ad andare avanti e fare ulteriori miglioramenti».

Salvatore D’Angelo

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