All’ospedale di Sarno i medici non possono prescrivere farmaci

La decisione dei vertici dell’Asl riguarda precise categorie di prodotti molto richiesti dall’utenza A essere maggiormente penalizzati sono gli anziani. Al nosocomio preoccupazione dei sanitari

SARNO. Martiri del Villa Malta degradato sul piano dell’offerta sanitaria? La polemica scatta per un recente provvedimento dei vertici aziendali che, secondo molti operatori sanitari, penalizza alcune categorie di malati per un aggravio nel servizio. Un decreto commissariale dell’Asl, infatti, ha cancellato Sarno quale centro prescrittore di alcuni farmaci per patologie di particolare interesse e molto diffuse soprattutto in soggetti anziani.

La misura decisa impedisce ai medici del Martiri del Villa Malta di prescrivere alcuni principi ai malati diabetici e similari che, fin qui, potevano tranquillamente recarsi all’ospedale ed uscirsene con ogni prescrizione di benefici legati al proprio problema. I sanitari sono, quindi scesi sul piede di guerra chiedendo spiegazioni alla direzione sanitaria che, trascorso qualche giorno dalla ricezione della nota di protesta, non ha ancora fornito una risposta.

Il decreto vieta la prescrizione di farmaci antivirali, albumina e altri medicinali utili a pazienti che ne fanno un uso continuo per lo stato della loro malattia, che quasi sempre è cronico.

Questo situazione determinatasi, secondo i dottori autori della missiva, crea un disagio nei pazienti che, pur essendo in cura a Sarno, saranno costretti a recarsi a Nocera per ottenere la ricetta che gli consente di ottenere la medicina di cui, spesso, hanno vitale bisogno. È sicuramente una perdita di un servizio importante che depotenzia in qualche modo l’offerta sanitaria locale. Viene, quindi, richiesta un immediata rettifica da parte del commissario affinché Sarno venga reinserita tra i centri prescrittori di tali tipologie medicinali, considerato anche l’ampio bacino di utenza che abbraccia non solo la città, ma anche comuni limitrofi. Le ragioni del provvedimento, secondo i medici, sarebbero da rivenirsi in una politica di contenimento dei costi che accentrerebbe la spesa su un unico centro, cioè Nocera, garantendo un maggiore controllo sulla quantità delle prescrizioni e, quindi, sulle uscite.

L’accentramento delle prescrizioni, con conseguente allontanamento dalla città, sottoporrà i malati e i familiari a visite periodiche a Nocera quando, poi, prima del decreto, le domanda veniva soddisfatta sul posto. La maggior parte dei pazienti che richiede prescrizioni periodiche è composta da anziani e, comunque, soggetti indeboliti dalle patologie per i quali si sommerebbe, secondo i firmatari, lo stress a una condizione medica sempre sotto osservazione. Il silenzio della direzione sanitaria sulle motivazioni ha spinto i medici a rivolgere alla sede dell’Asl le proprie richieste, in attesa che ci sia una riflessione e una marcia indietro a tutela dell’offerta sanitaria.

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