All’Acse andrà anche il servizio tributi 

Il Comune pronto a chiudere il rapporto con la Geset mentre la controllata ha già modificato la ragione sociale

Il Comune di Scafati è pronto a gestire in house il servizio tributi. Presto dunque sarà chiuso il rapporto con la Geset, la società a cui la società partecipata Acse ha esternalizzato l’attività fiscale da diversi anni. Il tutto emerge dall’ultimo Consiglio d’amministrazione dell’azienda controllata dall’Ente di Palazzo Mayer, con il management diretto da Daniele Meriani, che ha appunto cambiato la ragione sociale della spa di via Armando Diaz. Tra i nuovi servizi che la società può offrire, infatti, da qualche settimana, emerge anche la gestione del servizio di riscossione dei tributi. Si tratta ovviamente di un primo passo, a cui dovrà seguire la gestione tecnico-logistica, oltre alla formazione dei dipendenti in forza all’Acse. Tuttavia la strada è già stata imboccata con decisione e l’obiettivo è sempre lo stesso: ridurre i costi accessori sui vari tributi per permettere così al cittadino di risparmiare sui pagamenti. La rivoluzione potrebbe essere completata entro la prossima primavera, vale a dire prima della conclusione del periodo di scioglimento del Consiglio comunale scafatese per infiltrazioni camorristiche con la gestione commissariale.
L’Acse, fino al dicembre del 2016, ha gestito in proprio solo una parte minoritaria delle attività legate alla gestione dei rifiuti e dei parcheggi in città. Eccezion fatta per la raccolta della spazzatura in strada e altre voci secondarie, infatti, il grosso dei servizi è sempre stato esternalizzato dai diversi Consigli di amministrazione che si sono succeduti negli ultimi otto anni.
Questo non ha permesso all’Acse di incassare quanto dovuto, visto che i contratti con le società esterne hanno sempre fatto la parte del leone. Su questo aspetto gli inquirenti stanno lavorando molto, soffermandosi in modo particolare sulla questione della gestione dei parcheggi, regolamentati in città attraverso le ditte Aipa e Publiparking di Caserta. Una grossa fetta del denaro non finito nelle casse comunali passa proprio da qui, visto che dei 600mila euro all’anno stimati nei vari bilanci dell’Acse poi la società ne ha ricevuti solo qualcosa che varia dai 20mila ai 60mila euro ogni 12 mesi.
Dati e cifre non passate inosservate alla commissione straordinaria, che, dopo aver interrotto ogni rapporto con il passato, hanno dato il via alla gestione in house della sosta e ora stanno studiando quella dei tributi.
Tuttavia, tra emergenza rifiuti e parcheggiatori abusivi, i problemi non mancano e il Cda dell’Acse per questo è finito nel mirino del Pd. “Mentre lo spazzamento delle strade appare un lontano ricordo del passato, cominciano a comparire ovunque, dal centro allo spiazzale cimitero, parcheggiatori abusivi. Cioè prima si lasciano per strada gli operatori della vecchia gestione, poi si spostano gli operatori dell’Acse dal ciclo della raccolta al servizio parcheggi sottraendo preziose risorse ad un organico già carente, ed infine si lasciano agire indisturbati operatori illegali”, ha detto Michele Grimaldi dei dem. I”nsomma, un altro capolavoro di cattiva gestione che hanno pagato i lavoratori - quelli licenziati, quelli sottoposti ad un eccessivo carico di lavoro - e tutti i cittadini”.
Domenico Gramazio
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