agropoli

Aliquota Irpef e una variante per tre campi da tennis: è lite

AGROPOLI. Consiglio comunale pirotecnico nel pomeriggio di venerdì scorso: l’amministrazione Alfieri, anche per quest’anno, ha confermato l’aliquota Irpef allo 0,8%, con esenzione per redditi...

AGROPOLI. Consiglio comunale pirotecnico nel pomeriggio di venerdì scorso: l’amministrazione Alfieri, anche per quest’anno, ha confermato l’aliquota Irpef allo 0,8%, con esenzione per redditi inferiori ai 12mila euro. «È la tariffa più alta applicata in Italia, eccezion fatta per Roma, che ha lo 0,9% - ha detto il consigliere d’opposizione, Pasquale Di Luccio - gli agropolesi pagano quanto i cittadini di Napoli e Milano, con la differenza che in queste città è stato adottato un regime a scaglioni. Ad Agropoli, invece, questo non accade». «Nel 2012 – ha sottolineato – questa amministrazione ha sborsato, a pioggia, escludendo squadre di calcio e basket e iniziative meritevoli, ben 200mila euro a 40 associazioni e 430 mila euro a 13 cooperative». A Di Luccio hanno replicato l’assessore al bilancio Coppola secondo cui «il carico tributario è in equilibrio; i contributi alle associazioni sono l’1% del bilancio dell’ente e servono per far muovere denaro per l’economia locale». Per Alfieri «l’aliquota non può essere abbassata perché solo così riusciamo a finanziare sport, cultura e sociale». Altro argomento scottante l’approvazione di una variante col riconoscimento di pubblico interesse per la realizzazione di 3 campi da tennis a Madonna del Carmine da parte di privati, tra i quali figura un componente del Cda dell’Agropoli Servizi. Per Di Luccio, il cambio di destinazione d’uso di una zona agricola, «creerebbe un pericoloso precedente». Una procedura lampo: «la richiesta dei privati è del 20 marzo, il giorno dopo erano già stati operati tutti gli adempimenti affinché giungesse in Consiglio».

Andrea Passaro