Aliberti si arrende e firma le dimissioni

«Ribadisco l’estraneità ai fatti contestati, ma nell’interesse della città faccio un passo indietro». Poteri al vicesindaco Fele

SCAFATI. Proprio mentre il Prefetto di Salerno, Salvatore Malfi, stava valutando la sospensione del sindaco Pasquale Aliberti per effetto della legge Severino, perché destinatario di una misura cautelare, il primo cittadino di Scafati, dopo aver preso atto della decisione del Riesame, alle sedici circa di ieri pomeriggio si è recato a Palazzo Mayer per protocollare le proprie dimissioni irrevocabili.

La notizia era nell’aria da quando, venerdì scorso, i giudici del Tribunale del Riesame hanno dato parere favorevole all’arresto del sindaco forzista perché avrebbe usato i voti della camorra per le elezioni amministrative e regionali. Angelo Pasqualino Aliberti, che da quel “venerdì nero” non ha rilasciato alcuna dichiarazione, ha deciso, seppur con una breve dichiarazione, di parlare ieri annunciando su Facebook le dimissioni: «Dopo aver preso atto della decisione del Tribunale del Riesame, pur ribadendo la mia completa estraneità rispetto ai fatti che mi vengono contestati, ritengo doveroso, per correttezza e rispetto delle istituzioni e nell’interesse della città e dei cittadini tutti, fare un passo indietro e lasciare ogni impegno politico, per cui presento le mie irrevocabili dimissioni dalla carica di sindaco. Grazie a tutti per l’affetto e la vicinanza umana di questi giorni».

Toccherà ora al vicesindaco, Giancarlo Fele, traghettare l’amministrazione comunale per i prossimi venti giorni, e qualora il sindaco decidesse di non ritirare le dimissioni, arriverebbe il commissario prefettizio. A meno che il ministero dell’interno non stia valutando l’ipotesi di sciogliere il consiglio comunale per infiltrazioni malavitose avendo, il ministro Angelino Alfano, la relazione della Prefettura con parere favorevole allo scioglimento.

Le dimissioni di Aliberti hanno scatenato le reazioni dei suoi fedelissimi: «Con le sue dimissioni il sindaco ha dimostrato, ancora una volta, il suo amore per la città di Scafati e per i suoi cittadini – è stato il parere di Teresa Formisano – Aliberti è un uomo prima ancora di essere un politico che vive per la sua città e di sicuro dimettersi sarà stata per lui una dura prova. In ogni caso ha ancora la Cassazione per dimostrare la sua estraneità dai fatti contestati. Massima fiducia nell’uomo e nel miglior sindaco di sempre».

Così l’assessore Nicola Acanfora: «Hai dimostrato ancora una volta grande rispetto per le istituzioni, è stato un grande sindaco, lo ripiangeranno».

Per Carmela Berritto «le dimissioni del sindaco sono causa di dolore e conoscendolo è stata per lui una decisione sofferta. Ha dimostrato ancora una volta di essere innamorato della sua città e rispettoso dei suoi concittadini».

Commenti anche dai membri provinciali di Forza Italia: «Queste dimissioni sono una ferita atroce per la democrazia – ha scritto Antonio Roscia – Pasquale Aliberti è stato ed è un grande sindaco: non solo innocente ma autenticamente innamorato della sua città e dei suoi cittadini, un politico che ha fatto tantissimo per Scafati, un uomo di grande passione che ha subìto grandi tradimenti».

Luigi Novi

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