Aliberti, l’Antimafia riascolta le telefonate 

C’è quella intercorsa tra l’ex amministratore di “Scafati Sviluppo” e l’avvocato Semplice ora coordinatrice di Forza Italia

Una conversazione telefonica ritenuta di poco conto dal Tribunale del Riesame di Salerno, ma fondamentale per la Procura Antimafia che, venerdì scorso, per questo motivo ha riascoltato Filippo Sansone, l’ex amministratore delegato della partecipata “Scafati Sviluppo” e attualmente indagato nell’ambito dell’operazione “Sarastra”. Il commercialista scafatese e manager della partecipata comunale fino al 2014, ha parlato al pubblico ministero Vincenzo Montemurro, titolare dell’inchiesta, della conversazione avuta con l’avvocato Laura Semplice, la consulente della società in house del Comune fino a qualche mese fa, fedelissima dell’ex sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, e attuale coordinatrice di Forza Italia per la città dell’Agro.
Tutto ruota intorno alla conversazione telefonica avvenuta il 6 maggio scorso tra Sansone e la Semplice. Una telefonata avvenuta tre giorni prima che il professionista scafatese si recasse presso la sede della Dia di Napoli per essere interrogato dal pm Montemurro, titolare dell’inchiesta “Sarastra”, in qualità di indagato. In quella chiamata, che era partita dal telefono di Sansone, il commercialista di via Nazionale e l’allora legale della “Scafati Sviluppo” si sarebbero confrontati sulle vicende del passato legate alla società di trasformazione urbana dell’Ente di Palazzo di Città. Una chiacchierata dai toni cordiali, di cui la Semplice ha peraltro ritenuto opportuno informare anche l’avvocato Silverio Sica, legale di Pasquale Aliberti, nel corso dell’interrogatorio sostenuto nell’ambito delle indagini difensive promosse dal collegio difensivo dell’ex sindaco di Scafati. Così la registrazione telefonica è finita agli atti del Tribunale del Riesame, con gli avvocati del collegio difensivo di Aliberti che l’hanno depositata in cancelleria il 31 luglio scorso, insieme alle dichiarazioni rese dalla Semplice sui presunti rapporti tra Filippo Sansone ed esponenti del clan Ridosso.
Un comportamento che però non è piaciuto a Sansone, che sta infatti ancora valutando una possibile querela per quanto fatto dalla Semplice. Tuttavia, adesso c’è dell’altro. Sansone, venerdì scorso in Procura a Salerno, avrebbe spiegato al pm Vincenzo Montemurro la genesi di quella chiamata, effettuata proprio dal commercialista scafatese. Quella conversazione sarebbe stata preceduta da un’altra chiacchierata telefonica, stavolta non registrata ma comunque finita negli atti dell’inchiesta, in cui Laura Semplice avrebbe avanzato una specifica proposta al commercialista Sansone. Su questo il professionista, accompagnato in Procura dall’avvocato Paride Annunziata, si è soffermato parecchio con il magistrato titolare dell’inchiesta partita nel 2015. Il suo racconto ora è al vaglio degli inquirenti per capire se ci possano essere le condizioni per ascoltare l’avvocato Semplice come persona informata dei fatti.
Tuttavia, la coordinatrice di Forza Italia a Scafati, già nei mesi scorsi, si era difesa. «Non era una conversazione dai toni privati, ma ha riguardato le questioni della “Scafati Sviluppo”. L’ho fatto perché ho ritenuto opportuno tutelarmi, a prescindere da ogni cosa - aveva spiegato - sono tranquilla».
Domenico Gramazio
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