voto alla provincia

Aliberti invita Romano a sedare gli animi in FdI

Non c’è pace nel centrodestra. Mentre Michele Cuozzo (FdI) replica alle accuse che il sindaco Vincenzo De Luca ha mosso su Giovanni Romano, candidato presidente alle provinciali per il centrodestra;...

Non c’è pace nel centrodestra. Mentre Michele Cuozzo (FdI) replica alle accuse che il sindaco Vincenzo De Luca ha mosso su Giovanni Romano, candidato presidente alle provinciali per il centrodestra; il sindaco Pasquale Aliberti (Fi) risponde a tono alle «provocazioni» dell’onorevole Edmondo Cirielli e «agli attacchi di qualche amministratore locale di FdI». Il primo cittadino di Scafati, nel sottolineare la necessità di «unità» non solo per le provinciali, ma anche e soprattutto in vista delle regionali spiega che «Forza Italia dichiarando il sostegno» a Romano «pur avendo all’interno del nostro partito amministratori capaci di guidare la coalizione in questo appuntamento elettorale», ha già dimostrato «uno sforzo di maturità e responsabilità al fine di conservare l’unità della coalizione». Per questo motivo respinge gli attacchi di Fratelli d’Italia perché «rischiano di alimentare quella spaccatura, quelle stesse frizioni e contrasti che si sono verificati nei comuni nelle recenti elezioni comunali». Così Aliberti chiede a Romano (invitato all’apertura della Festa di Forza Italia al via domani a Scafati, ndr) «hai il dovere e la responsabilità in questa fase di prendere le distanze da chi finge di essere interessato alla tua elezione e invece, persegue ancora una volta l’obiettivo di frantumare il centrodestra in questa provincia. Non vogliamo che tu, caro Giovanni, sia un carnefice ma il futuro Presidente di questa Provincia».

L’assessore Cuozzo invece sugli incarici di Romano, diventati per De Luca il fronte su cui attaccare il rivale, scrive: «Gli uomini del Pd, per dignità politica, avrebbero dovuto evitare di partecipare a queste elezioni. Da un lato sostengono l’inutilità delle Province dall’altro si candidano a governarle attraverso uomini di seconda scelta. Da un ex vice ministro al nulla, già decaduto da sindaco, anche in forza di un provvedimento del Tribunale di Salerno, non si accettano lezioni di moralità».

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