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Aliberti indagato, chieste le dimissioni

SCAFATI. Il sindaco Pasquale Aliberti e la segretaria comunale Immacolata Di Saia sono indagati per falso ideologico per le delibere irregolari varate dalla giunta. Aliberti sceglie di non rilasciare...

SCAFATI. Il sindaco Pasquale Aliberti e la segretaria comunale Immacolata Di Saia sono indagati per falso ideologico per le delibere irregolari varate dalla giunta. Aliberti sceglie di non rilasciare dichiarazioni, Michele Grimaldi e gli attivisti di Pnb affidano il loro commento a una vignetta satirica.

Il consigliere comunale Pd Vittorio D’Alessandro che chiede ad Aliberti di dimettersi: «È una vicenda denunciata dai precedenti consiglieri di centrosinistra. Se dovesse risultare dalle indagini della magistratura tutto ciò, sarebbe estremamente grave. Attendiamo che la magistratura faccia il suo corso. Certo che se dovessero risultare delibere fantasma, Aliberti farebbe bene ad andarsene, insieme alla ‘sua’ segretaria Di Saia».

Denuncia forte del consigliere Fdi Mario Santocchio: «Il sistema Aliberti merita un ulteriore controllo di legalità. Ci sono vicende che vanno dalla Geset agli appalti del Più Europa alla Scafati sviluppo che richiedono particolare attenzione, soprattutto per il fatto che a gestire ci sono sempre le stesse persone, per giunta con un contratto precario. Tutto questo suggerisce che c’è solo un tiranno al comando. In merito alla vicenda giudiziaria sono garantista».

Replica il consigliere di maggioranza Brigida Marra: «Non viene contestata alcuna falsità delle delibere attraverso le quali, tra l’altro, Aliberti e Di Saia non hanno tratto alcun tipo di vantaggio personale. Pur rinnovando la piena fiducia nel lavoro della magistratura, siamo tutti sereni perché sappiamo che il nostro sindaco sarà in grado di dimostrare l’estraneità ai fatti che gli vengono contestati, così come accaduto in precedenza».

(m. r. v.)

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