«Alfano controlli l’attività dei commissari prefettizi»

Interrogazione di Cirielli che accusa la triade alla guida del Comune di Pagani «Sono poco presenti in città eppure percepiscono per intero l’indennità»

PAGANI. Edmondo Cirielli bacchetta i commissari prefettizi di Pagani. In merito al lavoro svolto in questi mesi dalla commissione, il parlamentare di Fratelli d’Italia ha anche presentato un’interrogazione al ministro dell’interno, Angelino Alfano: «Il governo disponga un’ispezione sull’operato della commissione straordinaria che regge le sorti di Palazzo S. Carlo», questa la richiesta avanzata al Viminale da Cirielli che chiede quali provvedimenti il governo intenda adottare per porre rimedio all’operato della commissione straordinaria, anche disponendo un’ispezione ministeriale per verificare gli atti e le decisioni prese in questi anni di commissariamento e se la situazione finanziaria dell’ente si sia effettivamente aggravata.

Cirielli, ex presidente della Provincia di Salerno e componente dell’ufficio di presidenza di Montecitorio, punta i riflettori sull’indennità percepita dai commissari, sulla nomina dell’avvocato Raffaele Marciano e sul caso Multiservice. «Desta preoccupazione l’attività svolta dalla commissione prefettizia, che ormai da tempo suscita polemiche e critiche in tutto l’Agro - afferma Cirielli - in particolare, sembrerebbe che i funzionari della commissione, a fronte di una ridottissima presenza presso il Comune, percepiscano per intero l’indennità, nonostante il decreto prefettizio di nomina subordini la corresponsione del compenso mensile all’effettiva presenza in servizio».

Il deputato esprime dubbi anche sull’affidamento da parte del prefetto Tramonti, di un incarico di consulenza all’avvocato Raffaele Marciano, con un compenso di 22.400 euro. «Non si spiega – prosegue Cirielli - l’urgenza di una nomina tanto onerosa da parte di un comune in crisi economica e peraltro già dotato di una tale figura professionale (l’avvocato Giuseppe Serritiello). Tra l’altro, suscita perplessità la circostanza che il legale nominato ha rivestito il ruolo di responsabile legale del comune di San Giuseppe Vesuviano nel periodo in cui la dottoressa Tramonti era commissario».

Cirielli sottolinea, inoltre, che la procedura ad evidenza pubblica sembrerebbe essere stata caratterizzata, sin dalla fase preliminare, da anomalie procedimentali e ricorda che il Tar di Salerno ha dato ragione ad un ricorrente, disponendo la sospensione della nomina dell’avvocato Marciano.

Il parlamentare commenta anche la notizia della messa in liquidazione della Multiservice. «Una decisione fondata sull’ordinanza del Tar 2006, successivamente confermata dal Consiglio di Stato, che avrebbe disposto la sola sospensione, e non la revoca, degli effetti della delibera di consiglio comunale del 14 maggio 2005 per la ricapitalizzazione della società. La commissione straordinaria, non solo avrebbe considerato “definitiva” un’ordinanza di sospensione che tale non è, non essendoci stata pronuncia nel merito, ma addirittura avrebbe omesso di considerare che l’aumento di capitale sociale è avvenuto con atto notarile dell’1 giugno 2006, ben prima dell’ordinanza sospensiva del Tar. La richiesta di revoca, pertanto, discende solo da precisa volontà della triade commissariale e non da un’ottemperanza a decisioni giuridiszionali».

Gerardo Vicidomini

©RIPRODUZIONE RISERVATA