ragazzo ferito da petardo

Alessandro torna a scuola dopo il drammatico Capodanno

Sta meglio il piccolo Alessandro, non ha mai smesso di sorridere alla vita nonostante la sua brutta disavventura. Era il 31 dicembre del 2016 quando a causa dell’esplosione di un petardo, il 13enne...

Sta meglio il piccolo Alessandro, non ha mai smesso di sorridere alla vita nonostante la sua brutta disavventura. Era il 31 dicembre del 2016 quando a causa dell’esplosione di un petardo, il 13enne ebolitano riportò gravi ustioni alla mano sinistra e all’occhio.

Alessandro si trovava con un gruppo di amici a Eboli. L’enfasi delle feste, il gioco sottile di vivere il brivido dell’esplosione, la paura che si impasta con il coraggio. La voglia di stupire, la goliardia spensierata dei 13 anni. Erano da poco passate le 10, quando Alessandro diede fuoco alla miccia del botto che aveva tra le mani. Fu un istante. Un tempo breve, che non consentì al ragazzo di allontanarsi alla distanza di sicurezza. L’esplosione fu violenta e quel botto non ha dato tregua all’adolescente.

Dopo la corsa in ospedale. La paura, la disperazione degli istanti immediatamente successivi al fatto seguono i momenti più duri, riprendersi. Alessandro, dopo quel tragico 31 dicembre, ha subito un intervento all’occhio e un secondo alla mano e ora ha iniziato la riabilitazione. Dopo un mese di ospedale è finalmente tornato a casa e ha ripreso la scuola. Un ragazzino determinato che non si è arreso nemmeno un istante. Ha lottato e continua a lottare come un vero campione. I suoi genitori ringraziano tutti i medici dell’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno dove Alessandro è stato ricoverato, in particolare il chirurgo plastico Lorenzo Rubino, il dottore Bruno di Pace, l’ortopedico De Cicco e l’oculista Turco, ma anche tutto il reparto di chirurgia pediatrica che sono stati per loro come una grande famiglia. Per un mese intero, raccontano i genitori del ragazzo, ognuno di loro gli è stato vicino. Tanta solidarietà anche da parte di tutti gli ebolitani, amici e non e del sindaco che hanno dato forza al piccolo Alessandro.

Mamma Romina ringrazia anche chi, come Cosimo Reppuccia, allertò subito l’ospedale prima che arrivasse il ragazzo. Ed è proprio Alessandro che, invece, chiede di ringraziare l’infermiere Gaetano che gli diceva sempre una frase per dargli coraggio: «Se il destino è contro di noi peggio per lui». Una frase che è diventata un motivo di grande forza per affrontare con coraggio la lunga degenza. Un racconto, quello dei genitori di Alessandro, che racconta anche della grande professionalità e dell’altrettanto grande umanità, dello staff medico del "Ruggi". ©RIPRODUZIONE RISERVATA