Alcoltest a Salerno, per ora è un flop

Dal week-end al via gli obblighi previsti dalle nuove norme contro la guida in stato di ebbrezza. Pochissimi i locali della movida dotati dell’etilometro

• Nel primo sabato sera di obbligo di etilometri in bar e ristoranti, la movida salernitana cade dal pero. In pochi infatti - sia tra gli esercenti che tra gli avventori - si sono detti al corrente dell’entrata in vigore dell’ultima fase del nuovo codice della strada che dal 13 novembre impone ai locali che somministrano alcolici e che chiudono dopo la mezzanotte, di mettere a disposizione dei clienti i precursori per la rilevazione del tasso alcolemico.

• Tra gli obblighi relativi al contrasto alla guida in stato di ebbrezza c’è anche quello di affiggere le tabelle alcolemiche previste dalla nuova normativa. Ma niente di tutto ciò si è visto a Salerno se non in un unico locale di piazza Sant’Agostino sui dodici quelli "controllati" - dove i "barboy" dietro il bancone hanno mostrato con orgoglio un etilometro "cinese" (da premiare almeno lo sforzo di conformarsi alla norma), una sorta di fischietto senza alcuna valenza scientifica, messo quasi per gioco a disposizione dei clienti che desiderano verificare il proprio stato di idoneitá alla guida dopo aver bevuto.

• Di quello professionale non c’era traccia da nessuna parte. Idem per le nuove tabelle che informano gli avventori che il limite di legge da non superare per potersi mettere al volante della propria auto è di 0,5 grammi di alcol. Le tabelle da esporre in un posto visibile ai clienti sono contenute in manifesti da affiggere congiuntamente - della cui esistenza nessuno sa niente - e sono corredate di ogni informazione anche sui sintomi correlati ai vari livelli di assunzione di bevande alcoliche.

• Le locandine avrebbero dovuto essere fornite dalla Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi (ma possono essere scaricate elettronicamente iscrivendosi al sito dell’ente) e poi distribuite in formato cartaceo dalle associazioni territoriali a tutti gli associati. Così non è stato, almeno finora.

• Anzi, sabato sera regnava tra i proprietari di locali notturni la totale ignoranza a riguardo, tranne in casi molto sporadici in cui gli esercenti hanno affermato di sapere della nuova legge, ma di non aver avuto il tempo necessario per conformarvisi. Molti di loro hanno inoltre sperato, dopo aver denunciato la mancanza di un’adeguata informazione da parte delle associazioni di riferimento, di non vedere i vigili entrare nei propri esercizi almeno nelle serate immediatamente successive all’entrata in vigore della legge. Le sanzioni per la non ottemperanza della norma non sono infatti di poco conto.

• Norma che però presenta non poche zone d’ombra: quali caratteristiche deve avere il precursore? Deve essere chimico o elettronico? Con quale taratura? Va usato quello professionale o quello che vendono per quattro soldi alle bancarelle? • Gli esercenti salernitani chiedono maggiore chiarezza sull’applicazione della normativa, ma tutte le persone intervistate sabato sera sembrano essere d’accordo sulla loro assoluta inutilitá.
© riproduzione riservata