la vertenza

Alcatel, lettera e appello a Monti

L’ha scritta il sindaco Santomauro allarmato dalla crisi aziendale

Vertenza Alcatel, il sindaco Giovanni Santomauro chiede l’intervento dei vertici provinciali, regionali e nazionali. Ieri mattina, il primo cittadino ha inviato una lettera al presidente del consiglio dei ministri, Mario Monti, al ministro dello sviluppo economico, Corrado Passera, al presidente della giunta regionale, Stefano Caldoro, al presidente facente funzioni della Provincia, Antonio Iannone, nonché a tutte le rappresentanze sindacali e per conoscenza al Prefetto Gerarda Pantalone.

Nella lettera si chiede un incontro sulla questione Alcatel Lucent. «La tensione per la vertenza Alcatel di Battipaglia - ha affermato il sindaco - ha raggiunto livelli di guardia più che preoccupanti, soprattutto dopo che, dall’ultimo incontro con i vertici aziendali, si prevede che i provvedimenti di cassa integrazioni straordinarie, finalizzate ad una ricollocazione interna, starebbero per diventare esuberi strutturali. Tale ipotesi sostanzierebbe una grave violazione dell’accordo siglato dall’azienda il 12 luglio con il governo. Quell’accordo prevedeva non solo la salvaguardia dei livelli occupazionali bensì un incremento per il settore ricerca ed innovazione. Il sito di Battipaglia, fiore all’occhiello per ricerca ed innovazione, annovera oltre cento lavoratori, di cui 31 interessati dalla cassa integrazione. Si tratta di giovani professionisti altamente qualificati che potrebbero fornire, anche ricollocati in altri settori aziendali, un grande contributo alla crescita dello stabilimento».

Il sindaco ha poi concluso: «Dalla paventata ipotesi che per questi lavoratori la cassa integrazione si possa trasformare in “esubero”, consegue che le unità lavorative scenderebbero al di sotto delle cento unità, primo passo per lo smantellamento finale. Azione, questa, da attribuirsi esclusivamente ad una politica aziendale tesa a favorire altri siti in altre regioni».(f.p.)

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