Alcatel lascia: in 35 senza lavoro

La multinazionale francese ha deciso di chiudere il Centro di ricerca e sviluppo

Alcatel Lucent abbandona Battipaglia. Dopo circa due anni di proteste, agitazioni, polemiche e indiscrezioni circa la volontà della multinazionale di disfarsi anche del Centro Ricerca e Sviluppo di Battipaglia dopo aver ceduto gran parte dello stabilimento alla Btp Tecno, è arrivata anche la comunicazione ufficiale.

L’azienda ha deciso di mollare, procedendo alla apertura della procedura di cassa integrazione straordinaria per 35 persone. «Questo è il colpo mortale alla presenza dello storico insediamento della multinazionale – dicono le Rsu dello stabilimento Alcatel di Battipaglia – In questi giorni si celebra il 45imo anniversario dei moti di Battipaglia dell’aprile 1969 che portarono la cittadinanza a scendere in piazza. Oggi, in un territorio già devastato da una crisi industriale e da processi di delocalizzazione delle multinazionali presenti sul territorio, si chiude di fatto l’unica azienda di telecomunicazioni presente in Campania».

Questa decisione avrà come effetto immediato la dispersione di un capitale umano ricco di professionalità e competenze in uno dei settori più innovativi, precludendo così un importante sbocco occupazionale per le facoltà scientifiche dell’ateneo salernitano. «La multinazionale per assecondare un piano di tagli dettato da necessità finanziarie, decide di chiudere il sito – continuano le Rsu – lamentiamo la totale assenza di un Governo che non ha preso alcuna posizione in merito, né ha cercato di contrastare la strategia di Alcatel, determinando così un ulteriore impoverimento del tessuto industriale economico e sociale del territorio salernitano e dell’intero Mezzogiorno».