Alburni, condanne per i fondi Ue

Imprenditori e consulenti avrebbero aggirato le regole del Patto territoriale

SALERNO. Raffica di condanne per una truffa ai danni dello Stato sui finanziamenti europei destinati all’insediamento e alla ristrutturazione di imprese agricole nella zona degli Alburni e del Calore. La sentenza è stata emessa ieri sera dai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Salerno (presidente De Luca, a latere Cataudella e Dezio) che hanno ritenuto funzionari e imprenditori colpevoli di avere incassato i soldi degli stati di avanzamento in base a pratiche irregolari. Fulcro dell’inchiesta, partita nel 2005, è il Patto territoriale agricolo Alburni-Calore Salernitano. Nella bufera sono finite la società “Master consulting group” che gestiva i finanziamenti pubblici erogati dal ministero del Tesoro per lo sviluppo dei comuni rientranti nel Patto, e la “Alburni Calore Sviluppo”, che da responsabile dell’attuazione del Patto aveva affidato alla “Master” la consulenza giuridica, finanziaria ed economica. Ieri il Tribunale ha emesso una sentenza di condanna per l’allora vicepresidente dell’Alburni Calore Sviluppo srl, Carmine Sica, e per l’amministratore unico della Master consulting group, Giuseppe D’Alessandro. Condannati anche gli imprenditori che avrebbero usufruito del beneficio, in larga parte titolari di terreni agricoli, olifici e aziende agrituristiche: Maria Rosaria Giannattasio, Gerardina Troisi, Antonio Mucciolo, Alberico Durso, Lucio Capo, Maria Sodano, Filippo Salamone, Gianpiero Martucci, Antonio Gnazzo, Rosita Tufano.

Le pene decise dal collegio vanno da un anno e mezzo ai quattro, le difese preannunciano però appello, ritenendo che i giudici non abbiano tenuto conto né di una sentenza della Cassazione nè delle relazioni ministeriali che certificavano la corretta ultimazione dei lavori. (c.d.m.)

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