al rione paterno
Albero imprigionato nell’asfalto
Polemiche in Rete per la maldestra sistemazione della carreggiata
Un altro intervento alquanto curioso è stato segnalato da numerosi cittadini ebolitani. Infatti, in via San Gregorio VII, l’unico albero che costeggia la strada è stato “inglobato” nel nuovo asfalto che è stato posto lungo il lato destro della carreggiata. Il caso, segnalato dalla pagina facebook “Osservatorio Permanente Patrimonio Eboli”, ha suscitato varie reazioni in quanto è inusuale trovare un albero, tra l’altro l’unico presente in quel tratto di strada, la cui base sia stata ricoperta da uno strato bituminoso. Molti si chiedono con quali criteri siano state prese queste scelte, proprio in una zona, il Rione Paterno, dove nelle ultime settimane sono puntati i riflettori di tutta la cittadinanza in quanto è una delle strade che ospiterà il ritorno dello storico mercato rionale non alimentare.
Tanti i commenti dei cittadini tra chi chiede le dimissioni immediate per chi ha commissionato questo «attentato al verde» e chi cerca di trovare una spiegazione, «è una basilare non conoscenza della materia, si chiama tombatura e non è il solo albero ad Eboli», scrive il signor Michele.
Probabilmente, in seguito a questa nuova “copertura”, per l’albero in questione ci potrebbero essere due possibilità: o il continuare a crescere delle radici che porterà in futuro a una rottura dell’asfalto appena posto o il lento declino della pianta legnosa, in mancanza delle naturali condizioni di crescita. In tanti credono che ci sia un senso generale di totale indifferenza nei confronti delle tematiche ambientali: «Le persone che commissionano questi interventi forse non sanno che preservare gli alberi è un bene anche per noi stessi» o, ancora, «liberate quel povero albero». Infine, come sempre, c’è chi la prende con ironia: «Si tratta del primo albero in sede stradale».
Filippo Folliero
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Tanti i commenti dei cittadini tra chi chiede le dimissioni immediate per chi ha commissionato questo «attentato al verde» e chi cerca di trovare una spiegazione, «è una basilare non conoscenza della materia, si chiama tombatura e non è il solo albero ad Eboli», scrive il signor Michele.
Probabilmente, in seguito a questa nuova “copertura”, per l’albero in questione ci potrebbero essere due possibilità: o il continuare a crescere delle radici che porterà in futuro a una rottura dell’asfalto appena posto o il lento declino della pianta legnosa, in mancanza delle naturali condizioni di crescita. In tanti credono che ci sia un senso generale di totale indifferenza nei confronti delle tematiche ambientali: «Le persone che commissionano questi interventi forse non sanno che preservare gli alberi è un bene anche per noi stessi» o, ancora, «liberate quel povero albero». Infine, come sempre, c’è chi la prende con ironia: «Si tratta del primo albero in sede stradale».
Filippo Folliero
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