Alberghi, già piene otto stanze su dieci

Operatori soddisfatti. Il pernottamento medio è di due notti, per una spesa tra 60 e 100 euro. Posti disponibili nei b&b

Per molti non sarà una Pasqua casalinga. Perchè nè la crisi economica, nè il meteo, sembrano aver stoppato la voglia di viaggiare. Sia l’incoming che l’outgoing possono contare su numeri incoraggianti, con partenze in risalita ed arrivi che non smentiscono un trend ormai consolidato negli anni. La percentuale di occupazione nelle strutture alberghiere cittadine è pari all’80 per cento, stando agli addetti ai lavori, con un pernottamento medio di due giorni. «Potremmo andare verso il sold out - auspica Giancarlo Vitolo di Assavet, l’associazione salernitana agenzie viaggi e turismo che riunisce quindici operatori - La prevalenza delle richieste è arrivata da coppie o famiglie residenti al centro o nord Italia, ma è sorprendente pure la presenza, sempre più variegata, degli stranieri, dai brasiliani ai giapponesi».

Salerno resta comunque una sosta di passaggio o una “base” per visitare Pompei e la costiera amalfitana, come confermano dal Baia Hotel: «Siamo soddisfatti - ammette Maria Marinelli - Abbiamo venduto benissimo un pacchetto di due notti, da domenica a martedì, che includeva delle escursioni. Praticamente siamo pieni all’80 per cento. Speriamo che il meteo non giochi brutti scherzi». Ancora meglio è andata al Mediterranea, con un’occupazione che sfiora il 90 per cento, annuncia Tonino Sorgente: «Certo, sono pochissimi quelli che hanno optato per un lungo fine settimana. La media è di una o due notti tra sabato e domenica». Un turismo mordi e fuggi, insomma, dal quale trarranno sicuramente beneficio albergatori e tour operator, ma difficilmente il commercio cittadino. Tant’è che molti negozianti, sia del centro che della zona orientale, hanno deciso di abbassare le saracinesche per godersi i due giorni di festa in famiglia. Più lento sembra invece il mercato dei b&b, come spiega Adriano De Falco del circuito Aseas, a cui fanno capo doverse strutture extralberghiere cittadine: «Ci sono ancora posti disponibili. Siamo quasi ad un 70 per cento di occupazione, ma la situazione si è ravvivata solo negli ultimi giorni. Aspettiamo fine aprile per ingranare: in genere è il periodo privilegiato dagli stranieri che scelgono di soggiornare anche per una settimana».

In generale, però, il quadro non è deprimente. Anzi. La conferma arriva dal sondaggio realizzato dall’Osservatorio extralberghiero dell’Abbac, l’associazione regionale dei bed & breakfast ed affittacamere della Campania, che ha effettuato rilevazioni statistiche sulle prenotazioni di circa duecento strutture complementari. «Gli arrivi non deludono, anche se chi arriva in Campania ci resterà davvero poco – conferma il presidente Agostino Ingenito- Si tratta dunque di viaggi last minute con brevi soggiorni in località facilmente raggiungibili e con un occhio al risparmio, la spesa media è tra i 60 ed i 100 euro in camera doppia». Se Salerno può dirsi soddisfatta, c’è invece timore tra gli operatori della costiera amalfitana che pur riscontrando buone previsioni non ritengono sarà garantito il sold out, anche se già molte sono le prenotazioni effettuate dalla terza settimana di aprile. In aumento tuttavia presenze straniere d’oltreoceano.

Ad essere invece penalizzato, a causa della complicata rete di trasporti pubblici e delle infrastrutture viarie, sarà il Cilento, che ha puntato invano su prezzi low cost. «Malgrado l’approvazione del testo unico che attendevamo da vent’anni è ancora lungo il percorso verso una matura ed incisiva azione a tutela del turismo nella nostra regione – dichiara Agostino Ingenito, che è anche presidente nazionale dell’Aigo Confesercenti – Serve un piano strategico che garantisca una rinnovata rete per l’accoglienza di turisti e viaggiatori, con trasporti pubblici efficienti e viabilità adeguata». Dall’Abbac fanno notare che neppure a Pasqua sarà garantito l’utilizzo della linea ferroviaria Napoli - Pompei -Salerno ancora interrotta a Portici da circa un anno, mentre si spera non siano ridotte, come ormai da tradizione, le corse della Circumvesuviana.

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