L'INDAGINE

Albanella, scavi e mistero: si cercano due cadaveri

I magistrati della Dda seguono le tracce di un collaboratore “incappucciato”

ALBANELLA - Sarebbero due i cadaveri sepolti a Bosco Oasi Camerine, ad Albanella. Qui, nel punto prossimo alla zona denominata “l’antenna” per la presenza di un ripetitore telefonico, si sono concentrate le ricerche dei carabinieri del Reparto operativo di Salerno, diretti dal colonnello Giancarlo Santagata, con il supporto della Compagnia di Agropoli, agli ordini del capitano Fabiola Garello. Con loro, secondo le indiscrezioni raccolte sul posto, ci sarebbe stata anche una persona misteriosa: un collaboratore di giustizia che avrebbe indicato l’impervia area a cavallo fra i territori comunali di Albanella e Castelcivita come luogo di sepoltura dei corpi. Si tratterebbe di due omicidi, una lupara bianca, frutto di una faida tra organizzazioni criminali, che sarebbero stati consumati in periodi relativamente recenti.

A comprova che si tratterebbe di delitti di stampo mafioso la presenza sul punto degli scavi, sabato, di due magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, Elena Guarino e Giancarlo Russo. Sul punto oggetto di ricerche, con l’ausilio di due ruspe dei vigili del fuoco del distaccamento di Agropoli, diretto dal caposquadra Angelo Picariello, nel pomeriggio di sabato sarebbe giunto anche un furgone della Penitenziaria, all’interno del quale ci sarebbe stato un uomo, incappucciato. Un collaboratore di giustizia che avrebbe fatto rivelazioni importanti su quello che resta ancora un giallo, indicando il punto o l’area in cui cercare i cadaveri.

Andrea Passaro

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