Alba, bilancio in rosso e futuro nero 

La municipalizzata perde oltre un milione: niente contratto ma solo tre mesi di proroga, i grandi timori degli operai

Rivoli di sudore freddo solcano le fronti di 122 battipagliesi impauriti. Sono gli operai di Alba, la municipalizzata che s’occupa di igiene urbana e manutenzione e che fa i conti con un bilancio in perdita. Un rosso che supera il milione di euro: 1,1, per l’esattezza. Tremano 122 famiglie, e non c’è neppure il nuovo contratto a mitigare l’ansia: fino al 30 settembre del 2018, infatti, a via Rosa Jemma si lavorerà come se fosse ancora il 2017.
Il bilancio. Sotto il cocente sole di un giovedì di fine giugno, si riunisce l’assemblea dei soci di Alba: ci sono il proprietario, che si chiama Comune di Battipaglia, e la governance, con l’amministratore uscente Luigi Giampaolino. Sul tavolo, in sala di giunta, gli schemi del bilancio 2017. Quest’anno si chiude in perdita: il passivo è a quota meno 1,1.
La gestazione. C’era il pareggio nelle carte arrivate dall’azienda. Poi revisori dei conti del Comune, Paola Giardino, Adele Aliperta e Giuseppe Taglialatela, hanno scoperto che, tra le sopravvenienze attive, non c’erano i 2 milioni di euro risparmiati con la maxi rottamazione degli oltre 5 milioni di euro di cartelle esattoriali, ed hanno segnalato alla sindaca questa ed altre stranezze, visto che mancavano pure altri debiti milionari, sempre vecchi, sottoposti di recente a richiesta di definizione agevolata. Cecilia Francese, a quel punto, ha esortato Giampaolino a rettificare e a rendicontare tutto: è spuntato il segno meno.
Lo spauracchio madia. Fa paura il decreto dell’ex ministro Marianna Madia, che impone la serrata alle partecipate che chiudono 4 esercizi su 5 in perdita. Alba è alla prima esperienza negativa, ma i debiti spuntano fuori di continuo. E il Testo unico sulle partecipate prevede pure che, nel bilancio 2018, il socio unico di Alba, che è la collettività battipagliese, accantoni in un fondo vincolato quegli 1,1 milioni di risultato negativo: la Francese dovrà farlo in Consiglio comunale.
La proroga. Sono pronti da tempo i contratti 2018/2022 per l’igiene e la manutenzione. La Francese, tuttavia, vuol farli votare prima ad assessori e consiglieri, e così venerdì è stata sottoscritta una proroga di altri 3 mesi del vecchio accordo 2017. Serviva una delibera, ma la giunta non c’è e la determina di proroga l’ha firmata al fotofinish il dirigente tecnico Carmine Salerno. Durante l’assemblea del 6 luglio, intanto, dovrebbe essere ratificato l’addio di Giampaolino: arriverà Palmerino Belardo, ingegnere del Comune di Bellizzi.
L’allarme. «Siamo preoccupatissimi». Parola di Salvatore Del Duca, Franco Giaquinto, Giulio Iuorio, Teodoro Veneruso, Luciano Volzone e Carmine Anzisi, rsu d’igiene e manutenzione. «Attendevamo il rinnovo di contratto triennale o quinquennale, ma è arrivata l’ennesima proroga; ora si parla pure di questo bilancio in perdita…». Paura, ma anche voglia di lottare: «In assemblea sindacale decideremo il da farsi».
Ai principi di un’estate caldissima sul fronte rifiuti, il caso Alba fa sussultare la città.
Carmine Landi
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