emergenza alla partecipata 

Alba assediata dai fornitori per i debiti mai pagati

I fornitori bussano a soldi alle porte di Alba: o si pagano i debiti o non si eroga più nulla. E mentre i dipendenti della municipalizzata attendono ancora il pagamento dell’ultima mensilità, è...

I fornitori bussano a soldi alle porte di Alba: o si pagano i debiti o non si eroga più nulla. E mentre i dipendenti della municipalizzata attendono ancora il pagamento dell’ultima mensilità, è disputa sugli F24: sono 670mila euro. Lo comunica Luigi Giampaolino durante una riunione con Cecilia Francese, l’assessore Maria Catarozzo e il dirigente finanziario Giuseppe Ragone. L’amministrazione chiede al manager di lasciare la società in house, e Giampaolino si dice disponibile a farlo purché la tesoreria comunale paghi gli F24 in arretrato: la Francese vuol tirarne fuori 300mila subito e poi rattizzare i rimanenti 370mila, e chiede a Giampaolino di dimettersi dopo il primo pagamento e di restare come reggente fino all’ultima rata. Nel frattempo si indirebbe l’avviso pubblico per il nuovo manager.
Intanto Giampaolino deve fare i conti con i fornitori stanchi delle fatture rimaste inevase. Problemi con i venditori: dalla ditta che fornisce alla partecipata di via Jemma i sacchetti da infilare nei cestini, tant’è che gli operai si ritrovano a dover svuotare e riutilizzare le bustine, alla ferramenta che vende chiodi e arnesi, passando per i grandi distributori del gasolio. L’elenco dei creditori è lungo. E ci sono pure i problemi con le cooperative che lavorano in sub-appalto: rimangono senza risposta le istanze dei 29 dipendenti della Multy Services di Palma Campania, la coop che s’occupa dello spazzamento manuale e che lunedì mattina era stata a Palazzo per far sentire la propria voce.
Ieri mattina colloquio tra i segretari del comparto provinciali e le rsu aziendali. «Allo stato attuale - dice Erasmo Venosi di Fp Cgil Salerno - i lavoratori attendono ancora lo stipendio, i fornitori non vengono pagati e si rischia il blocco. Si sta verificando quel che avevamo preannunciato. M’auguro che l’amministrazione mi smentisca».(c. l.)
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