Alba alla guida di un sub ambito di distretto 

La proposta del Pd: affidare alla municipalizzata la spazzatura, il compostaggio e anche lo stir

I rifiuti della Piana affidati ad Alba. E la partecipata comunale potrebbe gestire pure lo stir e l’impianto di compostaggio. È la proposta dei democrat di Battipaglia, che con il supporto dell’amministrazione comunale potrebbe diventare realtà. Un sub-ambito di distretto affidato all’unica municipalizzata del Sele, che è proprio la società in house che s’occupa di igiene urbana e manutenzione: un’idea che non dispiacerebbe neppure a Giovanni Coscia, presidente dell’Ente d’Ambito, che è già stato informato da Davide Bruno, segretario cittadino del Partito democratico. E c’è Egidio Mirra, consigliere comunale dem, che nel parlamentino è disponibile a portare la proposta già domani sera, in occasione del Consiglio comunale monotematico indetto per decidere le sorti della partecipata.
Un’iniziativa che potrebbe portare presto a qualcosa di concreto: «Nel consiglio d’ambito abbiamo i numeri per farla passare - dice Bruno - visto che c’è un rappresentante eletto di comune accordo tra il Pd e la sindaca». Il riferimento è a Gianluca Di Giovanni, ex segretario di “Etica” e fedelissimo della prima ora della Francese, che fu eletto nel consiglio dell’Ato rifiuti in seno a una lista di centrosinistra. «Con questa proposta - dicono i dem - si rilancia l’azienda partecipata e si risolve pure il problema dell’ambiente».
Il Sad, il subambito di distretto, va istituito richiedendo l’attivazione dell’articolo 24 della legge regionale sui rifiuti. «Alla scadenza dei contratti - spiega Bruno - i comuni dovranno affidare a un gestore pubblico individuato dall’Ato, e l’unico comune con una società pubblica Battipaglia con Alba srl».
In ballo ci sono 20mila tonnellate annue d’umido: Battipaglia ne produce 7mila, Bellizzi poco più di duemila, Capaccio 5mila, Campagna e Montecorvino Rovella sono a 1.500, Altavilla Silentina e Albanella valgono mille tonnellate, Giffoni 2mila, al pari di tutti gli altri comuni dei picentini, e Pontecagnano 4mila.(c. l.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA