Al via l’esperimento con i nuovi sacchetti per la differenziata

Il progetto partirà il 15 maggio dal quartiere dell’Arbostella Coinvolte 250 utenze domestiche e 15 attività commerciali

Nuovi contenitori e sacchetti di una particolare carta per depositare i rifiuti organici. Partirà da 250 utenze domestiche e 15 attività commerciale dell’Arbostella la sperimentazione dei kit. Il progetto sarà avviato il 15 maggio e durerà per un paio di mesi, poi, saranno coinvolti altri quartieri. Alcuni cittadini sono già in possesso di contenitori e sacchetti che sono stati consegnati direttamente dall’assessore all’Ambiente, Angelo Caramanno nel corso di un incontro per spiegare i vantaggi e le innovazioni di questo cambiamento. «Con questo sistema puntiamo a un alleggerimento della raccolta della frazione umida e, soprattutto – spiega Caramanno – una maggiore produttività. Si tratta di un contributo fondamentale alla frazione pura della differenziata dell’umido, perché le impurità sarebbero annullate. Gli elementi di crisi di questo comparto, infatti, riguardano proprio i sacchetti che spesso sono fuori legge e non biodegradabili e incidono sulla qualità dell’umido. Questa campagna è rilavante, dunque, perché la raccolta differenziata a Salerno ha bisogno di essere rilanciata». L’assessore non nasconde le responsabilità dell’amministrazione per la decrescita dei dati sulla differenziata, pur puntando il dito contro i cafoni e gli incivili. «Se è vero che abbiamo delle incongruenze nella macchina della raccolta e dei servizi – ammette – è anche vero che i cafoni non fanno passar giorno senza lasciar traccia. È un fenomeno che stiamo combattendo – assicura l’assessore – a colpi di sanzioni e denunce penali. Non ci fermeremo. Questo è il senso della campagna Piazza Pulita: far sì che la differenziata torni su livelli importanti incidendo in primis sulla pulizia della città. E, in prospettiva, sulla rimodulazione delle tariffe». I nuovi sacchetti sono stati brevettati dalla Sumus, azienda modenese che sta lavorando alla stessa sperimentazione anche a Vico Equense, Massa Lubrense e Sorrento.
«I sacchetti sono compostabili – chiarisce Pasquale Parente, consulente dell’azienda – nel senso che, una volta arrivati all’impianto, non hanno bisogno di spacchettamento con una diminuzione del materiale da smaltire e con maggiore economicità. Questo sacchetto è più resistente della bioplastica e, se gettiamo ad esempio una buccia di anguria, siamo sicuri che non si rompe. Il contenitore, invece – aggiunge - è un cestello areato sia di lato che in basso per favorire un ambiente aerobico, in presenza di ossigeno, quindi, così da non comportare cattivi odori e formazioni di quei problemi che infastidiscono i cittadini». Curiosi e interessati i cittadini che per primi saranno coinvolti dalla sperimentazione. Tante le domande sulle novità e, per tutti una certezza: «Bene innovare – dichiara il signor Ruggiero Falivene – ma ciò non toglie la necessità di una maggiore vigilanza da parte del Comune. Servono multe e telecamere». Stesse obiezioni anche dalla signora Adelaide De Paola: «È fondamentale aumentare i cassonetti e migliorare le indicazioni». Durante l’incontro l’assessore Angelo Caramanno ha anche confermato un possibile slittamento nel pagamento della tassa sui rifiuti: «In alcuni casi – ammette – l’amministrazione è in ritardo, ovviamente non ci saranno sanzioni». (e.t.)
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