giardino della minerva 

Al via i lavori per abbattere le barriere architettoniche

Il Giardino della Minerva diventa più accessibile. Questo grazie ad un progetto che mira ad eliminare buona parte delle barriere architettoniche nel corso dei prossimi mesi. In pratica, saranno...

Il Giardino della Minerva diventa più accessibile. Questo grazie ad un progetto che mira ad eliminare buona parte delle barriere architettoniche nel corso dei prossimi mesi. In pratica, saranno adeguate le varie gradinate di accesso mediante rampe di collegamento, una sorta di scivoli, mentre verrà realizzata una piattaforma elevatrice all’interno del palazzo Capasso; una serie di interventi che hanno già avuto il parere favorevole della Soprintendenza lo scorso mese di aprile. In questo modo coloro che hanno problemi di deambulazione potranno passeggiare con più tranquillità all’interno del giardino e godersi il magnifico spettacolo che esso offre. Il costo stimato per questi lavori è di 46mila 620 euro, comprensivi di Iva e di oneri per la sicurezza. L’intero importo sarà sostenuto dalla Regione Campania attraverso il fondo per la “Promozione e valorizzazione di Musei e biblioteche”; nelle more che arrivino tali risorse, sarà il Comune di Salerno ad anticipare la somma per i lavori.
Tutto questo con l’obiettivo che un numero sempre maggiore di persone possano visitare gli splendidi giardini che da alcuni anni sono tornati a nuova vita. D’altronde vale la pena di andare alla scoperta di un pezzo di storia salernitana. “Il giardino della Minerva”, infatti, nel cuore del centro storico cittadino, nasce ufficialmente nel 1300 grazie all’opera di Matteo Silvatico che ne fece uno dei primi orti botanici nel mondo. In quest’area venivano coltivate diverse piante utilizzate per scopi teraupetici e lo stesso Silvatico vi svolgeva all’interno attività didattica per mostrare agli allievi della Scuola medica salernitana le proprietà e i benefici apportati dalle diverse piante che vi erano presenti. Nel corso dei secoli l’area divenne giardino nobiliare; ultimo proprietario fu il professore Giovanni Capasso (da qui il nome del palazzo che si trova al suo interno) che decise di donare, dopo la seconda guerra mondiale, l’intera proprietà all’Asilo di Mendicità.
Nel 1991 cominciò a prendere corpo l’idea del Giardino della minerva, un orto botanico dedicato a Matteo Silvatico; idea che venne realizzata a partire dagli anni 2000 grazie ai fondi del progetto Urban. Oggi l’area si presenta in tutto il suo splendore ed offre una vista spettacolare della città. Inoltre, all’interno è presente una tisaneria, dove si possono degustare bevande ottenute utilizzando esclusivamente piante aromatiche e spezie provenienti da agricoltura biologica. Tutto questo ed altro ancora offre il Giardino della Minerva e da oggi tutto questo sarà accessibile a molte più persone.
Angela Caso
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