Al terminal di Gallozzi per decidere che fare

SALERNO. L’incontro di Assotutela si è tenuto nella sede del Terminal Sct SpA. Ed è stato il primo step di un percorso che si preannuncia pieno d’iniziative e che ha sancito la piena ripresa...

SALERNO. L’incontro di Assotutela si è tenuto nella sede del Terminal Sct SpA. Ed è stato il primo step di un percorso che si preannuncia pieno d’iniziative e che ha sancito la piena ripresa dell’attività associative, che erano state oramai interrotte da diversi anni. Nel corso della riunione sono state pianificate le future mosse e, soprattutto, le iniziative che s’intendono adottare, per difendere, in tutti i modi, l’autonomia del porto di Salerno. Innanzitutto si è stabilito di pianificare e di partecipare a tutte le manifestazioni che saranno ritenute opportune, proprio per sensibilizzare cittadini ed Istituzioni rispetto alle conseguenze del paventato accorpamento dell'Autorità portuale di Salerno a quella di Napoli. E sono stati tantissimi gli imprenditori portuali che hanno deciso di scendere in campo per sollecitare gli interventi necessari per scongiurare la fusione gestionale con lo scalo partenopeo. Alla riunione, infatti, sono intervenuti, in rappresentanza delle rispettive storiche aziende che operano da anni al porto di Salerno: Agostino Gallozzi (foto), Antonio Autuori, Giuseppe Amoruso, Antonio De Cesare, Mario De Cesare, Giuseppe Camorani, Ida Coluccio, Antonia Autuori, Alberto Fabbricatore, Enrico Gallozzi, Tito Cantalamessa, Giovanni Di Mauro, Giuseppe Amoruso jr, Giovanni Memoli, Angelo Punzi, Massimiliano Riccardi, Vincenzo Gallozzi, Salvatore Del Pezzo, Giuseppe Gallozzi jr, Giuseppe Gallozzi jr, Giorgio Bottigliero, Orazio Denigris, Francesco Romano, Gianluca Elefante, Antonio Serafini, Giuseppe Cirillo, Gesualdo Della Corte, Giuseppe Amoruso jr, Gerardo Della Corte.