Al “Ruggi” si apre la nuova era Viggiani col tour nei reparti

Il manager ieri ha visitato l’Azienda in via San Leonardo L’insediamento ufficiale potrebbe avvenire già lunedì

Una visita “informale” a poche ore dal vero insediamento, che dovrebbe esserci già lunedì prossimo, 30 dicembre, e non il 2 gennaio, come era circolato nei giorni scorsi. Vincenzo Viggiani, direttore generale in pectore dell’Azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, ieri ha visitato il plesso ospedaliero di via San Leonardo. Un primo tour per sondare il terreno e gli umori, vedere e toccare con mano le complessità di un’Azienda tra le più grandi del Mezzogiorno. Viggiani, nominato da Caldoro il 10 dicembre scorso, dopo svariate settimane di riunioni della commissione esaminatrice dei curricula pervenuti alla Regione, ha voluto cominciare il suo viaggio conoscitivo partendo dal Pronto soccorso, dove procedono i lavori di completamento, ma restano ancora tutte sul tappeto le problematiche connesse alla carenza di personale e al continuo aumento degli accessi, che hanno più volte fatto rischiare il collasso suscitando l’ira dei sindacati e l’interesse politico con ispezioni e interrogazioni al Ministero della Salute. Su questo reparto, non vi è dubbio, si dovrà concentrare tutta l’energia iniziale del manager, chiamato al difficile compito di sanare situazioni più volte etichettate come da “terzo mondo”, con pazienti costretti a ore di attesa prima di essere visitati, adagiati su letti di fortuna o, in alcuni casi, anche in piedi. Ci sono poi anche altre criticità come quelle del reparto Malattie infettive, al centro, lo scorso settembre, di un duro scontro tra la Lenzi e i vertici della struttura complessa, che hanno portato alla sospensione del direttore Maurizio Mazzeo per 90 giorni dal servizio senza stipendio.

Poi c’è da completare l’iter per l’integrazione definitiva dell’Azienda ospedaliera con la Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Salerno. Altro tema, questo, che ha creato non pochi attriti tra Raimondo Pasquino e la stessa Lenzi. Viggiani, così come il nuovo rettore Aurelio Tommasetti, dovranno andare d’accordo nell’interesse generale di tutti: pazienti, personale, docenti e studenti. Finora, almeno nelle dichiarazioni, sembra andare tutto bene. «L’Ateneo – aveva detto Viggiani all’indomani della nomina – rappresenta una risorsa straordinaria, un valore aggiunto sul quale è indispensabile puntare». A garanzia delle sue qualità ci sono i quasi sette anni passati alla guida della direzione amministrativa del Policlinico “Federico II” di Napoli. Lunedì prossimo, dunque, Viggiani comincerà ufficialmente il suo lavoro incontrando prima il personale medico e infermieristico con le organizzazioni sindacali, alle 12, e più tardi, alle 13, terrà la sua prima riunione della direzione generale.

Mattia A. Carpinelli

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