Il caso

Al Ruggi sanzioni per i “furbetti” delle strisce gialle

In vigore una nuova normativa che punisce i dipendenti senza autorizzazioni. I sindacati: «Non risolve i problemi»

SALERNO. Dopo la denuncia dei parcheggi selvaggi sulle strisce gialle del “Ruggi” dedicate ai portatori di disabilità, l’Azienda ospedaliera universitaria ha introdotto l’articolo 15 bis relativo alle “Violazioni del regolamento sulla viabilità interna – Sanzioni disciplinari”.

Arriva, quindi, una nuova normativa che prevede l’adozione di provvedimenti per i dipendenti che non possiedono il cartellino per disabili e posteggiano senza averne diritto nelle aree riservate. L’integrazione al regolamento del personale dell’Azienda ospedaliera è stata pubblicata ieri e porta la firma di due dirigenti, quello amministrativo, Salvatore Guetta, e quello sanitario, Angelo Gerbasio. È stato stabilito che d’ora in poi i dipendenti che contravvengono al regolamento sulla viabilità interna «saranno sanzionati con un provvedimento di sospensione dal servizio senza retribuzione». Il nuovo articolo dettaglia le punizioni caso per caso. Se si dovesse accertare una sola violazione nel corso dell’anno, sarà applicato un solo giorno di sospensione. Se le violazioni accertate dovessero essere due, i giorni di sospensione ammonteranno a tre. Al terzo posteggio “irregolare” nel corso dell’anno, corrisponderanno 5 giorni di sospensione. Se si andrà oltre, per i “trasgressori recidivi” che supereranno le tre violazioni annuali accertate, deciderà l’Ufficio procedimenti disciplinari.

Ma le novità non finiscono qui, perché l’articolo puntualizza anche altri aspetti. Le sanzioni scatteranno anche se sarà utilizzato un contrassegno autorizzativo intestato a terzi per sostare negli spazi per disabili e donne in stato di gravidanza. Sarà, inoltre, il personale di vigilanza a verificare la sussistenza delle autorizzazioni e a segnalare eventuali violazioni all’Azienda. Dopo la pubblicazione dell’articolo 15 bis, i sindacati sono sul piede di guerra e pertanto hanno chiesto la revoca del suddetto articolo e un incontro per far ascoltare le loro ragioni. Sono diverse le obiezioni. Le sigle sindacali contestano l’Azienda in quanto, a loro avviso, penalizza sempre i dipendenti senza risolvere realmente il problema della viabilità interna e delle soste selvagge. Invece di sospensioni dal lavoro, puntano sul siglare convenzioni con i vigili urbani o nel ricorrere al rimedio del carroattrezzi per dissuadere chi non rispetta le regole.

©RIPRODUZIONE RISERVATA