Sanità

Al "Ruggi" di Salerno, via ai badge con le impronte

Partita la sperimentazione anti assenteismo per i primi trenta dipendenti

SALERNO. È partito ieri in via sperimentale al Ruggi il sistema di rilevazione delle presenze con il nuovo cartellino marcatempo in cui sono contenute le impronte digitali dei lavoratori. Trenta dipendenti circa, quelli del Centro elaborazione dati e quelli dell’ufficio del personale, da ieri hanno utilizzato il badge inserendolo nei nuovi lettori. «Entro il 14 novembre saranno sostituiti tutti i lettori di tutti i presidi aziendali e man mano si procederà a fornire tutto il personale le nuove schede elettroniche» ha dichiarato il direttore amministrativo dell’Azienda ospedaliera Oreste Florenzano. Saranno rilevate le impronte di due dita, sia della mano destra sia della sinistra, nell’eventualità che una delle due non possa essere utilizzata. I dati saranno inseriti nella scheda tramite un lettore e, una volta avvenuto il trasferimento sul badge, si perderanno in seguito al trasferimento elettronico. Questo garantirà che non sarà archiviato alcun dato con le impronte digitali.

I primi a dotarsi di una nuova scheda, ma solo come atto dimostrativo per testimoniare la modalità anonima della rilevazione delle impronte sulle schede, sono stati il direttore generale Nicola Cantone e il direttore amministrativo Florenzano. L’ospedale di via San Leonardo è il primo presidio dove sono state attivate le nuove modalità di timbratura. Poi seguiranno tutti gli altri plessi inseriti nell’azienda: il Fucito di Mercato San Severino il 12 dicembre, Santa Maria dell’Olmo di Cava de’ Tirreni il 19 dicembre, il Giovanni da Procida il 27 dicembre e il Costa d’Amalfi di Ravello il 29 dicembre. La rilevazione con le impronte non potrà impedire che i dipendenti ospedalieri si allontanino dal luogo di lavoro, ma quantomeno saranno costretti a timbrare personalmente il cartellino. La nuova modalità è stata programmata dopo l’inchiesta della Procura di Salerno, che ha rilevato come molti dipendenti non timbravano di persona il badge e non sempre erano presenti sul luogo di lavoro.

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