Al Riesame mancano i verbali Due indagati tornano in libertà

Scafati, “spariti” i resoconti degli interrogatori: i giudici costretti a scarcerare Panariello e Coppola Entrambi sono rimasti coinvolti nel maxi blitz sul giro della merce rubata dai tir e ricettata

SCAFATI. Mancano gli interrogatori di garanzia di due indagati: il Riesame è “costretto” a scarcerare con effetto immediato Gaetano Panariello, 53enne di Scafati, e Domenico Coppola, 64enne di Castellammare di Stabia arrestati nell’ambito dell’operazione “Ghost Trucks”.

Ieri mattina, i due insieme ai complici arrestati il primo marzo scorso, sono comparsi dinanzi ai giudici del Riesame di Salerno - presidente Sgroia, relatore Pisapia, Rulli - per chiedere la libertà.

Fino ad ieri mattina, non erano arrivati al Tribunale di Salerno gli atti relativi agli interrogatori dei due degli otto indagati, resi dinanzi al Gip Alfonso Scermino, all’indomani dell’arresto.

Sei i faldoni arrivati dalla Procura di Nocera Inferiore per consentire ai giudici del Tribunale della Libertà di valutare l’istanza dei difensori degli indagati. A sollevare il caso, l’avvocato Nicola De Pascale che si è accorto dell’assenza del verbale di interrogatorio di garanzia del suo cliente, Gaetano Panariello che proprio in occasione di quell’incontro con il Giudice per le indagini preliminari, ottenne gli arresti domiciliari.

Medesima questione è stata sollevata dal difensore di Coppola, Antonio Di Martino. E così prima di analizzare le altre posizioni e in particolare quelle dei presunti capi Alfonso Amaro, Felice Tondi e Vincenzo Tufano, i giudici del Riesame hanno dovuto scarcerare con effetto immediato i due indagati. Alla Procura di Nocera Inferiore dovranno, ora, decidere se chiedere l’emissione di un nuovo ordine di arresto per i due scarcerati per un vizio formale o meglio per un errore.

Una circostanza che pare capiti spesso. Segreterie oberate di lavoro, carenza di personale, distrazione, al Tribunale di Nocera Inferiore ci sono numerosi problemi da risolvere.

Va ricordato che durante gli interrogatori di garanzia avave ammesso le sue responsabilità lo strianese Antonio Malinconico, uno dei coinvolti nell’operazione con le mansioni di autista, finito ai domiciliari.

Con lui avevano scelto di rispondere anche Panariello e Coppola , entrambi impegnati a difendersi spiegando il loro coinvolgimento con il ruolo inconsapevole di guidatori, senza partecipazione nel giro truffaldino.

Avrebbero svolto servizio trasporto senza conoscere provenienza e illecito, lavorando su commissione.

La maxi indagine svolta dagli uomini della sezione conta 42 complessive persone sottoposte ad inchiesta, chiamate a rispondere a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, alla ricettazione e all’appropriazione indebita.

(r. c.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA